Massacrano di botte le figliolette di 3 anni e 6 mesi: arrestati il padre e la madre

30 Aprile 2019 - 13:10

CASERTA – Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato di Caserta, ha dato esecuzione all’ordinanza
di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di
questa Procura, nei confronti dei coniugi B.V. anni 35. pregiudicato, e F.A. di anni 32, per i delitti di
maltrattamenti e lesioni danno delle figlie minori, rispettivamente di anni 3 e di mesi 6.

A carico dei due coniugi è stato raccolto un grave compendio indiziario in ordine a numerose
condotte consistenti in atti lesivi dell’integrità fisica e morale delle bambine che venivano sottoposte, nel
corso del tempo, ad un regime di vita vessatorio e violento, disinteressandosi delle loro condizioni di
sviluppo e formazione personale, cosi da rendere abitualmente dolorose e mortificanti le relazioni familiari.

Le indagini traggono origine dal ricovero, avvenuto lo scorso mese di gennaio, presso il pronto
Soccorso Pediatrico dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta della più piccola delle figlie degli
odierni arrestati, alla quale venivano riscontrate “lesioni ecchimotiche, inappetenza ed
ipertransaminasemia”

Nel corso dell’ospedalizzazione, personale medico riferiva agli investigatori della Squadra Mobile
della Questura di Caserta, che la minore presentava “un quadro clinico e radiologico non ascrivibile a
patologia pediatrica ma di verosimile natura traumatica

Siffatto stato patologico della piccola veniva confermato da ulteriori accertamenti eseguiti nel corso
della degenza, nella quale le venivano riscontrate delle pregresse fratture agli arti interessati di verosimile
natura traumatica, riconducibili al fenomeno denominato anche “Shaken Baby Syndrome”, ossia la
“sindrome da scuotimento”,

L’attività investigativa, avviata immediatamente, ha permesso di abbattere quel muro di omertà
eretto dai due conviventi, in merito ai maltrattamenti subiti dalle piccole.

In particolare, grazie alla incessante azione investigativa, si riuscivano a raccogliere elementi
confermati poi dalle numerosissime testimonianze acquisite, all’interno dello stesso nucleo familiare e tra i
conoscenti della coppia, di come le minori, in diverse circostanze, venivano sottoposto a percosse.

Una delle bambine, in un’occasione, veniva sbattuta con testa contro il muro, mentre la più piccola
veniva scossa con tanta forza e riposta con altrettanta violenza nel passeggino solo perché piangeva, tanto da
procurarle fratture agli arti.

Il predetto quadro indiziario risultava in linea con il reato i maltrattamenti e lesioni ai danni delle
minori, ipotizzato da questa Procura, tanto da essere confermato dal GIP del Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere, che ha ritenuto, non solo la gravità della condotta della coppia ma ha anche considerato
completo ed attuale il pericolo di reiterazione di reati anche della stessa specie, tanto da reputare
assolutamente necessaria l’applicazione della misura custodiale in carcere, valutando inadeguate misure non
detentive, in ragione della indole violenta e della personalità allarmante degli indagati.