Mamma abbandona il figlio sordo di 9 anni e prima di scappare gli ruba l’apparecchio. Il bimbo lo chiede a Babbo Natale

4 Dicembre 2024 - 18:01

Madre vittima dei vizi e delle dipendenze

AVERSA – Un bambino di nove anni, originario della Romania, è stato lasciato dalla madre in una casa famiglia di Aversa. Il piccolo, sordo dalla nascita, ha imparato a leggere le labbra, ma ha bisogno di un apparecchio acustico per sentire le voci. Prima di abbandonarlo, la madre gli ha rubato l’apparecchio, che era un oggetto molto costoso, e lo ha nascosto nello zaino con l’intenzione di venderlo per guadagnare qualche soldo. Dopo l’abbandono, il bambino ha scritto una lettera a Babbo Natale, chiedendo un altro apparecchio: «Per sentire ho bisogno di due apparecchi cocleari, uno l’ha preso mia mamma e l’altro l’ho perso al parco».

Ne dà notizia il quotidiano Open Online.

La lettera è stata tra le 300 ricevute dalla “Spa, Società per Amore” di Anna Di Biase. «Quando l’ho letta non potevo credere ai miei occhi. Abbiamo visto tante storie difficili, ma una madre che ruba l’apparecchio acustico al figlio e lo vende, consapevole del danno che gli provoca, è qualcosa che non avevamo mai incontrato», ha commentato Anna Di Biase. «Comunque siamo determinati ad aiutare questo bambino, sotto l’albero troverà ciò che ha chiesto. Non so ancora come, ma sono fiduciosa: in qualche modo faremo in modo che accada, altrimenti non saremmo la “Società per Amore”». Il bambino, nato a Napoli, ha il padre sconosciuto ed è affetto da ipoacusia fin dalla nascita. «Inizialmente viveva con la madre. I carabinieri lo trovarono mentre vagava solo per le strade di Casal di Principe e lo portarono da noi insieme alla madre», ha raccontato Carmine Verino, responsabile educativo della comunità.

La comunità cercò di aiutare la madre a superare i suoi vizi e dipendenze. «Ma ci accorgemmo presto che la donna non aveva alcuna intenzione di cambiare vita o di prendersi cura di suo figlio. Anzi, Michele rappresentava un ostacolo per le sue abitudini», ha spiegato Verino. Così, la madre fu allontanata. «Quando Michele iniziò a cercare invano il suo apparecchio, capimmo subito cosa fosse successo, ma ormai era troppo tardi. Abbiamo denunciato l’accaduto e cercato di rintracciarla, ma senza successo. Alla fine, tramite i social, abbiamo scoperto che era tornata in Romania. Nel frattempo, Michele è stato inserito nel circuito per l’affido e l’adozione».

Verino ha aggiunto che l’apparecchio è un dispositivo fornito dal Servizio sanitario nazionale, e Michele ne aveva già ricevuto uno. «Abbiamo avviato le procedure per ottenere un altro apparecchio, che prima o poi arriverà, ma non sappiamo quando», ha spiegato. Gli apparecchi acustici sono molto costosi e fragili, e i bambini piccoli tendono a romperli facilmente. «In passato, grazie a una colletta, siamo riusciti a comprarne uno, ma dubito che riusciremo a farlo di nuovo», ha detto Verino. Così, è nata l’idea della lettera a Babbo Natale.