MARCIANISE. Tubo distrutto, migliaia di famiglie senza acqua. Sindaco, basta con lo scaricabarile: lei ha un solo problema con l’ex Idrico ed è quello di suo nipote
17 Luglio 2025 - 17:33

In testa all’articolo il post che il primo cittadino ha pubblicato nella giornata di ieri, spiegando a suo modo l’accaduto di via Aldo Moro. Secondo noi, invece, lui gira attorno al problema, scrivendo addirittura che l’ITL SPA è proprietaria della rete. Il problema è quello familiare che non gli ha consentito di difendere gli interessi dei suoi cittadini e di quel 26 o 27% di quote, oggi azioni, che il Comune ha nell’ex Consorzio Idrico
QUI IL POST DEL SINDACO TROMBETTA: https://www.facebook.com/antonio.trombetta.984/posts/pfbid038AA6tw1fe17etaNg1DFff59vi5GoQjnoU9q7yDwJWGDMRDVzkksxZXu72F6HwjHvl
MARCIANISE (G.G.) – Il sindaco Trombetta, nel post (in calce) riassuntivo della vicenda della rottura della condotta idrica di via Aldo Moro, afferma sicuramente una cosa vera a metà: il disastro idrico della città di Marcianise è stato causato dalle passate amministrazioni.
L’altra metà non è vera e sa di scaricabarile. Il sindaco Trombetta e la sua giunta si sono insediati più di due anni fa, per cui, secondo noi, è anche colpa di Trombetta, degli assessori e dei tecnici comunali nominati da lui, da Pasquale Salzillo, da Stefano Farro e compagnia.
È il filo conduttore di questo post a non convincere. Trombetta sembra parlare come un sindaco insediatosi tre giorni fa, al massimo una settimana. Ma non è così.
Anzi, a dirla tutta, sulla questione idrica la minoranza ha cercato di attivare un confronto con lui e con la maggioranza, presentando qualche tempo fa una mozione molto articolata. Ed è in quella mozione che Trombetta ha saputo, probabilmente per la prima volta, che la rete idrica di Marcianise è forse la più danneggiata d’Italia, in quanto si registrano perdite pari all’80%.
Come scrive anche lui nel post, su 100 litri se ne perdono 80. Ma allora perché lui non ha voluto accogliere l’invito al confronto della minoranza?
Non ha voluto farlo perché quella mozione chiamava in causa pesantemente l’ex Consorzio Idrico, oggi Itl S.p.A.
E non poteva fare altrimenti. Non c’era faziosità politica in quei contenuti, in quelle argomentazioni. Come si può affrontare, infatti, il tema del funzionamento della rete idrica cittadina senza chiamare in causa chi la gestisce da sempre, ossia l’ex Consorzio Idrico, di cui il Comune è socio di riferimento in quanto titolare della maggioranza delle quote, oggi divenute azioni?
Se ci fate caso, nel groviglio di informazioni tecniche che il sindaco Trombetta ha raccolto dai suoi uffici per trasfonderle nel post di Facebook, i riferimenti all’Itl ci sono, ma rappresentano strutture concettuali sempre sfumate, mai chiare, mai perentorie. Si dice ancora che la rete idrica, i tubi, si stanno riparando e cambiando strada per strada, ma nonostante questo il problema dell’80% delle perdite rimane invariato.
Poi, siccome il medico, se non fa uno sfondone, non è lui, scrive anche che l’ex Consorzio Idrico sarebbe addirittura proprietario della rete idrica cittadina, quando in realtà l’unico proprietario è il Comune, che la fa gestire in concessione all’Itl S.p.A., di cui è socio. Un rapporto totalmente sbilanciato a favore dell’ex Consorzio, come d’altronde è del tutto evidente.
Altra questione trattata nel post: a Marcianise non esiste una mappa della rete idrica. In poche parole, gli uffici non sanno dove siano posizionate le tubature e come si dipanino nel sottosuolo della città. Ma anche qui il sindaco scrive come se si fosse insediato ieri mattina. Ora, ammettiamo anche che ci siano state carenze, negligenze, sciatterie delle precedenti amministrazioni. Ok, lei lo ha detto. Le facciamo un bell’applauso e le chiediamo se lei, sindaco Trombetta, non abbia imboccato esattamente la stessa direzione nel momento in cui, a circa 26 mesi dal suo insediamento, ritiene che possa essere un argomento a discarico delle sue responsabilità il fatto che non esista questa mappa.
No, non è così. Soprattutto perché mai come nella consiliatura in corso il tema della rete idrica è stato presente nel dibattito, nelle contestazioni, ma anche nelle proposizioni arrivate dalla minoranza.
Mettiamo anche che lei abbia voluto dare un segno di sicurezza ai suoi assessori, ai suoi consiglieri comunali, quando ha archiviato sbrigativamente quella mozione presentata in consiglio.
Ma un sindaco furbo, sveglio, avveduto, prende quei contenuti e ne fa priorità delle sue giornate; così, furbamente, scaltramente, se ne ascrive anche il merito.
E invece lei che fa? Ci dice che la rete idrica perde l’80%, che non c’è la mappa, e rimane a bocca aperta nel momento in cui, l’altro giorno, in via Aldo Moro, un privato proprietario del terreno si ritrova, ripetiamo, all’interno della sua proprietà privata, un tubo fondamentale della rete idrica pubblica. Mai l’avrebbe potuto immaginare, tanto è vero che, nel momento in cui scava per realizzare un impianto commerciale, trancia quel tubo e, per ore e ore della giornata, migliaia di famiglie marcianisane sono rimaste senz’acqua fino a quando il problema non è stato risolto. È colpa del privato o del Comune? Come la vogliamo risolvere la situazione? Prendendocela con i predecessori Folgia, Fecondo, Antonio Tartaglione, il buon Tonin o De Angelis, Antonello Velardi?
E di questo scaricabarile cosa se ne deve fare la città?
Il sindaco è lei, e il problema è uno solo: sindaco Trombetta, lei gira attorno al discorso e non se la prende con l’unico ente con il quale dovrebbe prendersela. Un ente che, tra le altre cose, vede il Comune che lei presiede in posizione di grande legittimità, in quanto comproprietario con il 26-27% delle quote, oggi divenute azioni. E sa perché lei non se la prende con l’ex Consorzio Idrico? Perché lì c’è suo nipote, che ha fatto una barca di soldi con gli incarichi professionali?
Non è così? E allora venga a rispondere a una nostra intervista, senza domande concordate però. Se lei è in buona fede, apprenderà tante cose attraverso i documenti che le faremo vedere e potrà rispondere. Ma lei non verrà, perché ha paura di certe domande sul Consorzio Idrico, a cui fino ad oggi non ha risposto e, come dimostra questo post, non intende rispondere con chiarezza e con la determinazione di chi deve rappresentare gli interessi dei suoi concittadini, e non dei familiari.
