MARCIANISE. Antonello Velardi rinviato a giudizio oggi per i reati di truffa e falso. 250 MILA EURO di permessi pagati dai cittadini: ecco la data del processo

23 Giugno 2023 - 19:18

MARCIANISE – Si terrà il prossimo 15 novembre dinanzi al giudice monocratico Eugenio Polcari la prima udienza a carico dell’ex sindaco di Marcianise Antonello Velardi che dovrà rispondere delle accuse di truffa e falso in concorso per l’arcinota vicenda dei permessi ottenuti dal suo datore di lavoro del tempo, il giornale Il Mattino, in riscontro a delle false attestazioni realizzate dal segretario comunale Onofrio Tartaglione.

Ciò avverrà per effetto del rinvio a giudizi, formulato dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Rosetta Stravino, in accoglimento pieno della richiesta della pubblico ministero Gerardina Cozzolino.

In poche parole, Velardi risultava impegnato in attività istituzionali, ma solo sulla carta. Ciò attivava una procedura di rimborso da parte del comune di Marcianise al datore di lavoro di Velardi per somme in misura corrispondente ai permessi ottenuti, durante i quali sempre il Velardi non svolgeva la sua attività lavorativa a Il Mattino, nonostante che, dall’alto degli 8 mila euro al mese circa, retaggio dei vecchi contratti feudali di quel giornale, si era ben guardato dal mettersi in aspettativa dopo la sua elezione a sindaco, oppure semplicemente a part time.

L’indagine attivata dal già citato pubblico ministero della Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere Cozzolino ha potuto mettere a fuoco una parte di queste attività fraudolente.

Per cui, oggi, in occasione del rinvio a giudizio dell’ex sindaco torna utile e di attualità quella cifra che CasertaCe ha stabilito, calcolatrice alla mano, come risultato della somma di tutti i bonifici che, dal comune di Marcianise, sono partiti alla volta de Il Mattino nel corso di circa tre anni: 250 mila euro.

Ricordiamo che Antonello Velardi, per alcuni problemi legati alle notifiche, inizierà il suo processo in un tempo ampiamente a quello che ha segnato l’inizio del dibattimento a carico di Onofrio Tartaglione, da diverso tempo impegnato nella propria difesa in udienze che, in pratica, hanno scisso (ma solo tecnicamente, non certo concettualmente) la sua posizione da quella di Velardi.

Naturalmente, tutti gli atti del rinvio a giudizio sono stati trasmessi dalla procura sammaritana ai colleghi della procura presso la sezione regionale Campania della corte dei Conti