MARCIANISE ELEZIONI. “Aridatece er puzzone”, che era tale e non voleva essere altro. Gli ipocriti e le anime belle del centrosinistra candidano l’attuale direttrice sanitaria dell’ospedale. Roba da interrogazione parlamentare

15 Aprile 2023 - 20:05

Fa parte della lista “Terra di idee” ed è l’ennesima prova della spregiudicatezza di un’area politica che ha raccontato alla città di essere un controllore della legalità.

MARCIANISE (g.g.) A mio avviso quelli del centrosinistra, cioè quelli che appoggiano il candidato sindaco Angelo Golino, si sono bevuti il cervello.

Affermazione partigiana? Per caso scriviamo ciò in quanto ci rode per il clamoroso tradimento operato da Dario Abbate, al quale abbiamo cucinato a fuoco lento Antonello Velardi, servendoglielo su un piatto d’argento, e condotto insieme battaglie di legalità nei confronti di Giovanni Zannini, che sta a Marcianise solo e solamente per tenere botta sul Consorzio Idrico, che ha trattato questo Comune come un vero e proprio bancomat, così come Abbate ha dichiarato cento volte in consiglio comunale, utilizzando spesso indicazioni e lavori preparatori condotti da questo giornale?

No, non è così. Questo breve articolo salta fuori da una prima, veloce scorsa delle liste che appoggiano il candidato sindaco Angelo Golino. Come potrete leggere CLIKKANDO QUI, nella lista “Terra di Idee” scende in campo la signora Laura Leoncini.

Ovviamente, noi che ci siamo fatti il mazzo, lavorando duro su tantissimi fronti, sappiamo benissimo chi è Laura Leoncini. Ue’, questi “si sono firati di candidare” l’attuale direttore sanitario dell’ospedale di Marcianise. Ora, ciò, a preescindere dalla praticabilità, dalla liceità in punto di diritto, è una schifezza che se l’avesse fatta Velardi, figuriamoci il casino. Una notizia del genere, quando questo giornale e Dario Abbate lavoravano per l’affermazione della legalità, sarebbe stata oggetto di un giusto bombardamento e di almeno una cinquantina di messaggi whatsapp, provenienti dallo stesso avvocato Abbate o da altri esponenti della minoranza.

Ieri sera, scontrandoci in chat, Abbate ha sostenuto, come ho già scritto in un altro articolo, che io mi avviavo a favorire Velardi, Angela Letizia e compagnia. Scusi, avvocato, mi spiega qual è la differenza tra lei e Velardi nel momento in cui in maniera vergognosa si inserisce in una lista la dirigente di un’istituzione che per natura dovrebbe essere super partes, come il presidio ospedaliero di Marcianise, di derivazione Asl? Per molto meno abbiamo appeso alla croce Antonello Velardi. Veramente una vergogna. E allora, quella famosa frase scritta sulle mura di Roma un anno dopo la liberazione dal fascismo e dai tedeschi, diventa il rassegnato e desolante auspicio di questo giornale: “Aridatece er puzzone”. Eh, già, perché Benito Mussolini, e in scala 1 a un miliardo Antonello Velardi, sono state e sono, per quanto riguarda il secondo, persone detestabili che però ci hanno risparmiato almeno l’offesa dell’ipocrisia e del fariseimo di chi, quando le cose le fanno gli altri, quelli che hanno il potere a cui si aspira, allora sono tutte porcherie, reati, ruberie, mentre quando poi certe operazioni vengono fatte in casa, quando certe assunzioni all’Asl di qualche pezzo grosso della coalizione di centrosinistra, allora si può fare, è lecito per legge, oppure quella persona ha meritato sicuramente di aggiudicarsi un concorso.

Ecco, su queste cose dovrebbe discutere il dominus del centrosinistra Dario Abbate. Su queste cose dovrebbe articolare il contraddittorio, di cui lui parla e che mi chiede. Se la Leoncini l’avesse candidata Velardi o l’avesse candidata Antonio Trombetta, ZInzi o la Iodice, lui cosa avrebbe detto? Avrebbe sicuramente detto una cosa fregandosi le mani in attesa di potersi mettere al posto di chi aveva avuto il potere di condizionare una candidatura a dir poco scandalosa, come quella che vi abbiamo appena raccontato.

Guardate, per come abbiamo iniziato e ritenendo noi la coalizione che appoggia il candidato sindaco Angelo Golino favorita, qui ne scriveremo delle bellissime. Altro che Velardi. Questi c’hanno una fame arretrata e per quello che hanno dimostrato di aver fatto nelle ultime 24 ore, con l’accordo stretto con Giovanni Zannini, se fossimo nei panni dei bambini di Marcianise, ripareremmo prudentemente al sicuro nelle nostre case.