MARCIANISE. Il prestigiatore: si è tenuto nel cassetto per un anno la richiesta in sanatoria della Lea senza fregarsene. Ora Velardi, che coincidenza, vuole abbattere
29 Giugno 2018 - 17:23
MARCIANISE – Dopo aver cazzeggiato un po’ sulla vita e le opere di mister “Perzicone”, al secolo Pino Celestino, e dopo aver preso visione del suo casellario giudiziale, sicuramente più pulito di quello del sottoscritto (come se avessimo scritto nei suoi confronti di condanne), è il momento di fare un poco il punto della situazione tecnico amministrativa.
Oltre al caso Celestino, sempre stamattina, neutramente, abbiamo anche pubblicato un’ordinanza dell’ingegnere Gennaro Spasiano, dirigente dell’Ufficio Tecnico, il quale, sulla scorta del diniego opposto ventiquattro ore prima alla richiesta di permesso a costruire in sanatoria presentato dal legale rappresentante della Lea Srl, ha prodotto un’ordinanza di ingiunzione alla demolizione delle opere edilizie abusive dell’ormai nota piattaforma di stoccaggio di rifiuti.
Per rimanere composti e per non mandare l’ennesima pernacchia al sindaco e al suo compare Gennaro Spasiano, dobbiamo sottoporci a mezz’ora di training autogeno.
Leggete questa ordinanza con attenzione: vi accorgerete che l’istanza è stata presentata nell’anno 2017. Precisamente, l’atto di protocollo è il numero 28235.
Ecco perchè da giorni diciamo che il Comune di Marcianise, il sindaco Velardi e Spasiano conoscevano tutto di questa azienda e delle sue attività. Nulla hanno fatto e si sono mossi ora, assecondando un movente che non può essere quello di una legalità senza se e senza ma, visto che in caso contrario l’analisi della richiesta, il diniego e l’ordinanza di abbattimento sarebbero stati esaminati nei giorni in cui la documentazione fu presentata e non certo un anno dopo, quando quelli della Lea Srl hanno osato contraddire il sindaco.
Noi di Casertace non avremmo alcun bisogno di pubblicare articoli del genere, per consolidare il nostro argomentatissimo, solidissimo punto di vista sulle qualità politiche e istituzionali di questo sindaco e di questa amministrazione.
Ma purtroppo i marcianisani “dormono con la zizza in bocca” e bevono ogni stupidaggine, ogni trucchetto fatto a proprio uso e consumo targato Velardi, il quale da 7 giorni, invece di amministrare la città, ha trasformato quella parte della zona Asi in un “bivacco per i suoi manipoli”.