MARCIANISE. Incredibile ma vero. Franca Nubifero, che sogna da una vita di essere dirigente, ora affida anche gli incarichi dei Lavori Pubblici. Indovinate a chi? A un amico d’infanzia del solito Pasquale Salzillo

25 Gennaio 2025 - 20:05

All’interno citiamo sillaba per sillaba le norme del Nuovo Codice degli Appalti, che escludono la possibilità che in un Comune come Marcianise possa realizzarsi una cosa del genere. Ennesimo atto di illegalità, ennesimo atto di quella continuità che il sindaco Trombetta rivendica pensando che quelle quattro strade che il Consorzio Idrico, come dimostreremo nei prossimi giorni, sta facendo pessimamente insieme alla pseudo nuova rete idrica, riserva per dire che lui e la sua amministrazione stiano facendo il bene della comunità

MARCIANISE – Pur partendo da una non eccezionale trasgressione della facente funzioni (che si firma da dirigente, ma ancora non lo è in quanto non ha vinto alcun concorso) Franca Nubifero, la vicenda che vi raccontiamo porta alla figura del vicesindaco omnibus Pasquale Salzillo, uno che si copre con deleghe che fondamentalmente non gli interessano o gli interessano poco, a partire da quella alle Attività Produttive, buona solo per avere rapporti con le aziende delle aree industriali della città, ma che in realtà continua ad essere il vero assessore ombra ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica.

Veramente sta succedendo di tutto al riguardo. Nella grandinata di segnalazioni che arrivano quotidianamente, come mai era successo in passato per nessun comune, nella casella postale digitale di Casertace, ce ne è una che abbiam dovuto leggere tre volte per capacitarci che l’apparenza iniziale era proprio la realtà di un virtuosismo tipico di Franca Nubifero la quale desidera così tanto un posto di dirigente che finisce per svolgere da facente funzioni anche quelli più lontani dalle sue effettive competenze.

Vi invitiamo, come al solito succede quando scriviamo articoli su storie al limite dell’inverosimile, di toccare con mano leggendo la determina che pubblichiamo integralmente in calce.

Qui ci limitiamo a sintetizzarla. Il Comune di Marcianise è beneficiario di un finanziamento di PNRR che utilizzerà per creare un gruppo appartamento, per intenderci una sorta di casa famiglia, da destinare a persone affette da disabilità.

Lo stesso Comune di Marcianise ha messo a disposizione un suo immobile ubicato in via Verdi.

Ora in un posto normale e anche in quei comuni della provincia di Caserta abituali opifici della produzione casearia di ricotte, la palla passa al settore Lavori Pubblici.

A Marcianise è nata, invece, una nuova corrente artistico-produttiva. Mentre nei primi anni di questo secolo il mio conterraneo sannita Mimmo Paladino Da Paduli diventò uno dei maggiori esponenti della trans avanguardia, Franca Nubifero è diventata l’esponente di punta della trans-ricotta. Insomma, siamo andati al di là della ricotta casertana.

Firmandosi come dirigente e coordinatrice dell’ufficio di Piano dell’Ambito Intercomunale 05, capofila Marcianise, la Nubifero ha compiuto, ma sul serio, non è uno scherzo di carnevale, un affidamento diretto senza nemmeno la decenza, non obbligatoria, ma sempre auspicabile anche dall’ANAC di dare la parvenza di una procedura in cui seppur per finta, seppur figurativamente, si è andati a pescare all’interno delle imprese contenute nell’elenco MEPA.

No, questi lavori di riqualificazione ed adeguamento sono stati dati direttamente attingendo non si sa in quale modo e con quale sistema, in quanto nella determina ciò non è scritto, da un presunto elenco di imprese di fiducia. Manco a dirlo dal bussolotto è uscito il nome dell’impresa Costruzioni srl di cui Pasquale Di Giovanni, che se è amico di infanzia del vicesindaco Pasquale Salzillo, eccolo qui il prezzemolino ancora una volta, non è certo colpa nostra.

Stiamo affrontando una questione secondaria rispetto a quella principale. Che Pasquale Salzillo abbia fatto del bene a se stesso e ai suoi amici fa notizia ed è giusto che la faccia, al di là del livello di percezione e valutazione dei marcianisani rispetto ad una vera e propria invasione di atti di bassissima mangiatoia clientelare. Ma qui stiamo parlando di una facente funzioni dei Servizi Sociali che realizza l’affidamento di un lavoro pubblico. E allora, prima di dire che è pazzesco e assurdo, comportiamoci da Casertace e quindi facciamo parlare le norme.

Come detto prima, il Codice degli Appalti per la Nubifero è buono solo per concedere direttamente un affidamento a un amico di infanzia di Salzillo. Ma il decreto legislativo n.36 del 2023 regola anche altre cose.

Intanto cominciamo a chiarire che si chiama Rup lo stesso, ma solo perché due sostantivi differenti tra loro iniziano entrambi con la consonante P. Per evitare confusioni il legislatore avrebbe fatto bene a modificare completamente la definizione, ma tant’è. Nel nuovo Codice Rup non significa più Responsabile Unico del Procedimento, bensì Responsabile Unico del Progetto.

L’art. 15 del D.Lgs 36/2023 disciplina la sua nomina e le sue funzioni. Nel vecchio Codice il Rup era una figura centrale per la gestione delle procedure di appalto, responsabile delle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione. Questa figura era incaricata di garantire la conformità alle normative e di vigilare sull’intero processo di realizzazione dell’opera pubblica, con un ruolo di supervisione e coordinamento. Il RUP doveva essere nominato tra i dipendenti della stazione appaltante e aveva l’obbligo di possedere competenze adeguate per il suo incarico.

Il responsabile Unico del Progetto, ossia la figura che emerge dalle ceneri del vecchio RUP, ha subito una trasformazione significativa, diventando il Responsabile Unico del Progetto. Questa nuova figura mantiene la centralità del ruolo, ma si concentra maggiormente sull’intervento pubblico nel suo complesso, assimilando funzioni simili a quelle di un project manager. Nello specifico:

  • il nuovo codice introduce la possibilità di nominare responsabili di procedimento per ciascuna fase dell’appalto (programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione), consentendo al RUP di delegare compiti specifici e ridurre il carico di responsabilità;
  • il RUP ora deve garantire il completamento dell’intervento pubblico nei termini previsti e nel rispetto degli obiettivi, enfatizzando un approccio orientato ai risultati;
  • l’introduzione di responsabili per le fasi consente una ripartizione più chiara delle responsabilità e una gestione più efficace dei compiti, evitando una concentrazione eccessiva di responsabilità in un’unica figura.
  • Abbiamo voluto chiarire perché noi siamo abituati a mettere a disposizione del lettore strumenti di valutazione ampi per poi arrivare a conclusioni relative a questioni specifiche.

Il nuovo RUP dovrà essere in possesso di determinati requisiti che sono riportati nell’allegato I.2 del Nuovo Codice degli Appalti. “Il RUP deve essere dotato di competenze professionali adeguate all’incarico da svolgere. Per i lavori e i servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura il RUP deve essere un tecnico. Ove non sia presente tale figura professionale, le competenze sono attribuite al dirigente o al responsabile del servizio nel cui ambito di competenza rientra l’intervento da realizzare. Negli altri casi, la stazione appaltante può individuare quale RUP un dipendente anche non in possesso dei requisiti richiesti”.

Per caso sindaco Trombetta, vicesindaco Salzillo, nel Comune di Marcianise non c’è nemmeno un architetto, un ingegnere, magari un geometra, che possa assumere la carica di responsabile unico del progetto per lavori in muratura riguardanti la riqualificazione e l’adeguamento dell’immobile comunale di via Verdi alla destinazione di casa famiglia?

Francamente non vogliamo neanche proseguire, perché questo, leggi alla mano è l’ennesimo imbroglio. Puntualmente chi ci sta dentro? La Nubifero e Pasquale Salzillo. Se questa è la continuità che il sindaco rivendica orgogliosamente gettandola sul tavolo di una trattativa impossibile con i gruppi dell’opposizione per un governo istituzionale, allora si tenga la sua continuità, rispetto alla quale stavolta si è esposto con parole politicamente rilevantissime. Si tenga queste porcherie che magari passano in cavalleria, che non diventano oggetto di attenzione da parte della magistratura solo perché la magistratura non riesce a seguire tutto, essendo piena di fascicoli di indagine fino ai capelli.Non abbiamo avuto il piacere, per una volta, di leggere una dichiarazione del sindaco Trombetta a confutazione di una tesi specifica, giuridicamente argomentata, da parte di questo giornale. Solo repliche ad uso popolino. Di sé ama dire che è persona colta e preparata, a noi non sembra proprio.