MARCIANISE. Ora Velardi fa quasi finta di non conoscere il Consorzio Idrico di G.B. Valentino e della moglie. Tre anni fa voleva spedirlo “a calci in culo” sulla luna

2 Dicembre 2020 - 18:00

Se ci stessimo misurando con un contesto importante, lo definiremmo relativismo etico. Ma siccome il contesto è quel che è, rimaniamo agganciati al concetto di supercazzola

 

 

MARCIANISE – Ultimamente, rispondendo con la celeberrima tecnica della supercazzola ad una interrogazione firmata da tutti e 9 i consiglieri di minoranza, il sindaco Antonello Velardi si è espresso, inopinatamente, con un aplomb anglosassone rispetto all’elenco delle nefandezze che l’opposizione denunciava e che, in quell’interrogazione, trasfondeva per un motivo semplice, banalissimo: il Comune di Marcianise è il socio che possiede la quota più alta all’interno del Consorzio Idrico.

Ma Velardi, come avemmo modo di scrivere in un articolo in dissenso (CLICCA QUI) tagliò corto e, con una tesi singolare dal punto di vista politico, ma anche dal punto di vista giuridico-amministrativo, asserì che quelle narrazioni, peraltro tutte da dimostrare, riguardavano la vita interna del Consorzio su cui il Comune di Marcianise non poteva interferire, come se il 15% delle quote non rappresentasse una fetta consistente e sostanziosa di una proprietà di bene mobile, che quantomeno consente, per una semplicissima applicazione di un principio generale del diritto, al comproprietario di interessarsi di come procedano le cose e di come gli altri comproprietari governino, a loro volta, la propria potestà.

Insomma, come se il proprietario di una casa lasciasse un suo ospite da solo una mattina e poi, tornando dal lavoro e trovando l’abitazione totalmente sfasciata, dicesse: alzo le mani, avendo abbandonato le stanze e le camere ho perso anche il diritto di domandare per quale motivo hai distrutto la casa.

Insomma, la solita “velardata” che non stupisce più nessuno e provoca un’indignazione, questa sì misurata e anche un po’ rassegnata, perché comunque quel 50,8% di marcianisani che l’ha votato va rispettato, non condiviso ma rispettato, senza se e senza ma, sottomettendosi alla volontà di una maggioranza democraticamente espressa.

Vagando un po’ per la rete, abbiamo incrociato uno dei tanti scritti rilasciati dal Velardi sul suo profilo Facebook, che ha chiuso e poi ovviamente, come previsto, ha riaperto.

Perché nella vita esiste la dipendenza da cibo, da nicotina, da cocaina, da alcool, da eroina, e poi esiste la dipendenza da quell’incorreggibile narciso che però, a furia di guardare la sua immagine nello specchio d’acqua….

Al tempo Velardi non affermava che il Consorzio Idrico fosse un luogo intangibile e insindacabile e che godesse di uno status di extra-istituzionalità.

Non ricordiamo se nell’assemblea ci fosse già l’ottimo G.B.Valentino, ma sicuramente ricordiamo che nel Cda non c’era colui che si autodefinisce “il tal Crispino”.

Altro che insindacabilità! Solenni calcioni assestati testualmente nel culo, con una potenza tale da varcare il confine dell’atmosfera ed allunare, in stile cartoon, sul nostro satellite naturale.

Il resto lo leggete qui sotto: