MARCIANISE. Santa Veneranda. Che gaffe Maria Luigia Iodice, infilzata facilmente dal Pd. Ora decida se vuol fare seriamente o meno la consigliera regionale

8 Agosto 2023 - 19:41

In calce al nostro breve articolo di presentazione e di valutazione, il testo integrale del manifesto pubblicato dal Pd e la delibera della giunta regionale, che raccontano la vicenda fin dai suoi albori e che dimostrano che il sito marcianisano era dentro all’elenco dei siti da bonificare, sin dall’inizio e che, quindi, nulla è capitato sotto la spinta del medico, ancora un po’ spaesato nell’esercizio della sua funzione politica. Per quanto riguarda, poi, i tempi reali della bonifica…

MARCIANISE (g.g.) Il problema di Maria Luigia Iodice, entrata in consiglio regionale ad epilogo delle elezioni del 2020 e dopo un contestatissimo testa a testa con l’altro candidato Steve Stellato, è quello di non essersi data un’organizzazione in grado, almeno fino ad oggi, di aiutarla ad esprimere compiutamente il suo pensiero e di metterla anche in guardia sugli scivoloni sempre in agguato.

Maria Luigia Iodice è un pregevolissimo medico mutualista. E sul modo in cui lei svolge la sua funzione professionale, il consenso e gli elogi si esprimono con cifre percentuali altissime. Ma, da consigliera regionale, così come da neo consigliera comunale di Marcianise, non sembra aver ingranato. E il motivo sembra essere collegato alle stesse ragioni da noi appena esposte.

Al riguardo, il suo primo intervento, effettuato in consiglio comunale, si risolse, non ce ne voglia la dottoressa Iodice, in una sorta di rappresentazione tragicomica. Pur di dire una cosa contraria a ciò che affermava la minoranza-non minoranza di centrosinistra, la Iodice, esponendo concetti piuttosto stravaganti e che per noi risultarono, in quel momento, molto sorprendenti e anche spiazzanti, affermò che il Piedibus, cioè il metodo attraverso cui i Comuni garantiscono ai bambini delle scuole una sicura traslazione dal luogo in cui vengono lasciati dai propri genitori o da uno scuolabus, fino all’aula scolastica, fosse un sistema sbagliato. Che è come dire che, siccome quelli del centrosinistra affermavano che uno più uno fa due, io dico che uno più uno fa tre.

E anche su questa cosa del panettone di Santa Veneranda, la Iodice non valuta il fatto che nel Pd marcianisano, diventato suo duro avversario dopo le ultime elezioni comunali, c’è gente esperta, navigata, che gli atti amministrativi, non solo è in grado di leggerli, ma è in grado anche di comprenderli, di interpretarli, soprattutto grazie ad una conoscenza storica dei fatti, legata ad una lunga e collaudata militanza nelle cose della cosiddetta politica attiva.

Ingenuo, troppo ingenuo, al limite del surreale è stato, dunque, quel comunicato in cui la Iodice si è assunta il merito di un finanziamento ottenuto per la bonifica e la riqualificazione del famoso panettone della monnezza in contrada Santa Veneranda. Questa storia è, invece, una roba datata e, quindi, molto lunga, che parte da lontano. Sarebbe stato sufficiente chiedere a qualche politico più esperto di Marcianise o anche a qualche operatore dell’informazione, perché no, che dal 2013 in poi si è occupato di questa vicenda, per capire che Santa Veneranda era entrata nel novero degli 11 siti regionali da bonificare sin da allora e ciò che è successo ultimamente rappresenta solo una conseguenza di un iter che affonda le radici in una narrazione tipica delle nostre istituzioni e, dunque, come si diceva, molto lunga, aggiungiamo noi, troppo lunga. E invece, Maria Luigia Iodice, che a qual tempo di tutto si occupava, eccetto che di politica regionale e comunale, ha esposto il petto come facile bersaglio delle frecce dei suoi nuovi avversari politici.

Peraltro, come scrive fondatamente il Pd, nel suo manifesto che pubblichiamo qui in calce, i criteri che definiscono le priorità di intervento sugli 11 siti della regione, che potete leggere nella delibera della giunta De Luca che pubblichiamo sotto al citato manifesto, fanno prevedere tempi non brevissimi, affinché l’intervento su Santa Veneranda si realizzi realmente.

Insomma, Maria Luigia Iodice deve decidere se dedicare le sue indubbie qualità, la sua indubbia intelligenza ad uno studio più approfondito e, diciamocela tutta, anche nozionistico, dei fenomeni e delle questioni del suo territorio. Fino ad oggi non lo ha fatto e i risultati per lei non sono certi positivi.