MARCIANISE. Stavamo scarsi: Velardi sfida De Luca e autorizza il caffè. Ma ha sbagliato di nuovo

21 Dicembre 2020 - 18:16

MARCIANISE – Dato che Velardi si è avventurato in un modo di dire dialettale nel suo ultimo post lo seguiamo a ruota.

E allora se lui dice, riferendosi in maniera piuttosto impropria, Casertace, di rimbalzo, afferma: “Ma chi ci ha cecati?”. Chi ci ha cecati, di porre, ieri pomeriggio, la questione del caffè, attraverso la logicissima deduzione della ordinanza sconcertante, ormai ordinariamente sconcertante, del governatore De Luca, che i bar della Campania non avrebbero potuto, dalle 11 del mattino in poi, vendere neppure il caffè da asporto (CLICCA QUI).

Se non l’avessimo scritto Velardi, che spesso cita l’espressione legata al concetto di “essenza del nulla”, avrebbe ravanato, forse invano, nel suo nulla.

E così, giustamente, siccome stavamo scarsi ad eccentrici e a pazienti malati della nota sindrome hhh. ecco qui che stamattina il sindaco ha firmato un’ordinanza che sdogana il caffè, derubricandolo dalle bevande non alcoliche la cui vendita è vietata dalle 11 in poi. Però, dato che gli abbiamo fatto questa cortesia, gliene facciamo un’altra.

Vede sindaco, lei è scarso. Se avesse letto con attenzione quella parte dell’ordinanza che vieta le attività dei bar dopo le 11 del mattino, si sarebbe accorto che tutto ciò che si può vendere, cioè qualche prodotto di pasticceria, qualcosa di mangereccio e anche l’acqua, non può essere comunque consumato in area pubblica, cioè in una strada qualsiasi di un comune qualsiasi, men che meno davanti al bar da cui hai acquistato il caffè da asporto.

Ora, a meno che l’acquirente non abbia casa a 50 metri di distanza dal locale, in che condizioni arriverà ‘sto caffè, dato che uno, secondo l’ordinanza di De Luca, lo può bere solamente in proprietà privata? Ecco, lei deve fare un’ordinanza in cui, oltre a consentire la vendita del caffè (i suoi amici della Coca Cola non si offendano) come unica bevanda non alcolica, dovrà autorizzare anche il consumo della stessa in luogo pubblico.

Insomma, neanche nel cazzeggio stravagante lei riesce ad esprimere una cifra di qualità.

 

ordinanza.n.13