MARCIANISE. VIOLENZA IN PIAZZA. Il racconto di una madre: “Mio figlio mi ha chiamato dicendo: «C’è un gruppo di ragazzi armati, stiamo scappando!»”

MARCIANISE – Le notizie corrono rapidamente, da sempre. E con il web, questa velocità è aumentata esponenzialmente. E allora succede che, pur di mettere un titolo che dia visibilità, pur di “acchiappare una visita”, si perdano di vista le basi dell’informazione e, ahinoi, ci ritroviamo a dover combattere contro chi, pur di dare una notizia, lascia per strada ogni tipo di elemento significativo del mestiere del giornalista, che da vedetta della società diventa mero strillone di piazza.

Questo piccolo preambolo ci serve per spiegare cosa sia avvenuto a Marcianise sabato sera. La rete ha riportato un episodio di violenza paventata, ma comunque gravissima, in una piazza della città. Un gruppo di giovani sono stati avvicinati da un gruppo di ragazzi armati di coltello che li hanno minacciati e costretti a fuggire. Cercando di capire cosa sia realmente avvenuto, utilizzando il nostro tempo e le nostre risorse per non lasciare che i nostri lettori abbiano un’informazione “dimezzata”, abbiamo trovato una madre

La signora Luisa (nome di fantasia) ci spiega che poco prima delle 21 avevano lasciato il figlio con il gruppo di amici. Rientrati a casa, non distante da Piazza Umberto I, arriva la chiamata preoccupata del ragazzo che spiegava alla madre cosa sia successo. “Sembrava un scherzo dei più grandi versi i ragazzini più piccoli“. Invece si è trattato di un tentativo di aggressione. “Mio figlio insieme ad un altro gruppo di giovani sono fuggiti verso piazza Umberto I“. Ed è lì che la donna ha recuperato il figlio, visibilmente spaventato.

Questa aggressione (tentata) è diventata il centro di gravità permanente delle conversazioni dei genitori dei ragazzi che nel week end vivono le vie della città. La richiesta di maggiore sicurezza da parte delle famiglie è sempre più pressante.