Maxi imbroglio con i soldi del PNRR: 22 ARRESTI. Sequestrate ville, contanti, orologi Cartier, Lamborghini e Porsche da 600 milioni. IL VIDEO
4 Aprile 2024 - 13:43
 
                                    				
            CASERTA – Nella mattina odierna i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia e del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione CriminalitĂ Organizzata (SCICO) e del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, hanno dato esecuzione ad unâordinanza, contenente 24 misure cautelari personali (di cui 8 in carcere, 14 arresti domiciliari e 2 interdittive a svolgere attivitĂ professionale e commerciale) e sequestri per 600 milioni di euro, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, dott.ssa Mara MATTIOLI, su richiesta del Procuratore Europeo Delegato, dott.ssa Donata Patricia COSTA dellâUfficio di Venezia.
Grazie allâattivazione dei canali di cooperazione giudiziaria di EPPO, le operazioni stanno interessando diversi Paesi europei, con il coinvolgimento delle forze di polizia slovacche, rumene e austriache; sul territorio nazionale oltre 150 finanzieri stanno eseguendo perquisizioni in Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Campania e Puglia, anche con lâausilio di unitĂ cinofile âcash dogâ.
Tra i valori sottoposti a sequestro, spiccano appartamenti e ville signorili, importanti somme in criptovalute, orologi di alta fascia (Rolex), gioielli (Cartier), oro e auto di lusso (tra cui Lamborghini Urus, Porsche Panamera e Audi Q8). Tali beni, unitamente agli oltre 600 milioni di crediti, sono tutti oggetto di sequestro nel corso delle operazioni odierne.
Le attivitĂ di frode, allo stato delle indagini attribuite al sodalizio criminale con il coinvolgimento di svariati prestanome e lâausilio di 4 professionisti, hanno in una prima fase riguardato iniziative progettuali per decine di milioni di euro, finanziate a valere sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), nellâambito della Digitalizzazione, Innovazione e CompetitivitĂ nel sistema produttivo ed erogati da SIMEST (societĂ partecipata da CDP con lâobiettivo di sostenere le imprese italiane nel percorso di internazionalizzazione), che ha corrisposto tempestivamente alle richieste dellâAutoritĂ giudiziaria fornendo collaborazione alle indagini.
Le investigazioni hanno poi permesso di far emergere come la medesima organizzazione, utilizzando spesso le stesse societĂ , fosse dedita anche alla creazione di crediti inesistenti nel settore edilizio (bonus facciate) e per il sostegno della capitalizzazione delle imprese (A.C.E.), per circa 600 milioni di euro.
Le attivitĂ di polizia giudiziaria, condotte dalle Fiamme Gialle di Venezia con il supporto dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza, hanno consentito poi di individuare, mediante lâuso della tecnica del âfollow the moneyâ, le condotte ritenute di riciclaggio e autoriciclaggio di ingenti profitti illeciti attuate attraverso un complesso reticolato di societĂ fittizie artatamente costituite anche in Austria, Slovacchia e Romania.
Ad agevolare la ricostruzione dei flussi finanziari illeciti hanno contribuito gli approfondimenti svolti su oltre 100 segnalazioni di operazioni sospette (provenienti anche da Financial Intelligence Unit estere) afferenti agli indagati che, unitamente ai riscontri documentali raccolti attraverso acquisizioni documentali e indagini bancarie, hanno consentito di individuare i presunti promotori, i partecipi e gli agevolatori del sodalizio criminale, con i differenti ruoli assunti dai responsabili nellâarchitettare evoluti sistemi di frode.
A valle di questi, si è posto un altrettanto raffinato apparato di riciclaggio, peraltro agevolato anche dallâutilizzo di tecnologie avanzate (come Virtual Private Network, le ormai famose VPN, server cloud dislocati in Paesi poco collaborativi, crypto-asset, specifici software di intelligenza artificiale per aumentare la velocitĂ di produzione dei documenti falsi) e di societĂ di cartolarizzazione dei crediti al fine di occultare e proteggere, da un lato, lâillegale business del sodalizio da eventuali controlli posti in essere dalle forze di polizia e, dallâaltro, trovare nuove modalitĂ di monetizzazione dei crediti inesistenti.
I risultati ottenuti consentono di affermare che lâItalia è lâunico Paese dellâUnione Europea che ha un Corpo di polizia specializzato come la Guardia di Finanza, il quale, attraverso una prodromica attivitĂ dâintelligence e di controllo economico del territorio, effettua una mirata selezione degli obiettivi a tutela della corretta attuazione delle risorse finanziarie erogate nellâambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al recupero delle risorse europee illecitamente percepite.
Il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e per effetto del principio della presunzione di innocenza, la responsabilitĂ delle persone sottoposte ad indagine sarĂ definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
