Meloni contestata, Cirielli accusa: perfino il questore di Caserta era in piazza, Lamorgese spieghi le sue direttive

18 Settembre 2022 - 20:11

Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia e questore della Camera dei deputati che ha anche annunciato un’interrogazione al ministro degli Interni

CASERTA ”In occasione del comizio di Caserta tenuto dall’onorevole Meloni, per l’ennesima volta chi dirigeva l’ordine pubblico ha consentito che un gruppo di facinorosi di sinistra turbasse con grida sediziose e insulti la manifestazione. Presenterò una interrogazione urgente al ministro Lamorgese per sapere se queste siano state le sue direttive, visto che era presente perfino il questore in piazza, o sia stata una decisione dell’autorità locale di Ps quella di consentire che i reati compiuti dai contestatori fossero portati ad ulteriori conseguenze”. Lo afferma Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e questore della Camera.  “Per la sesta volta oggi, durante un comizio tenuto a Caserta da Giorgia Meloni, è stato consentito a qualche provocatore di infiltrarsi per offendere con parole pesanti e violente la leader del nostro partito oltre che il partito stesso. Solo grazie al grande senso di civiltà dei nostri sostenitori, che rifiutano ogni provocazione, non si sono verificati scontri. Ma se una volta possiamo ammettere che accada, la seconda pure e la terza forse, alla quarta volta ci sorge il legittimo dubbio che qualcuno voglia impedire a Fratelli d’Italia di portare avanti la propria campagna elettorale, salvo poi, qualora accadessero degli scontri, accusare i nostri sostenitori di averli provocati. A maggior ragione ci domandiamo come tutto ciò sia stato ancora una volta possibile a Caserta,

dopo che in mattinata Giorgia Meloni, a seguito di un episodio identico a Matera, ha interpellato il ministro Lamorgese circa la gestione dell’ordine pubblico di cui è direttamente responsabile, non solo senza ottenerne risposta, ma trovandosi di nuovo oggetto di insulti e aggressioni verbali violente e, queste sì, antidemocratiche messe in atto proprio da quella sinistra che accusa Fratelli d’Italia di rappresentare una minaccia alla democrazia. Siamo sconcertati da quanto sta accadendo in questi ultimi giorni di campagna elettorale tra minacce ai nostri sostenitori, ieri circondati a Bologna da un gruppo di anarchici che promettevano loro di appenderli, e infiltrazioni di provocatori ai nostri comizi. Nonostante questo, nonostante le intimidazioni e le aggressioni, Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia andranno avanti, anche se tutti noi restiamo in attesa della risposta a questa semplice domanda: ‘perché nelle nostre piazze possono entrare i contestatori senza che l’ordine pubblico li allontani?’. Chissà se, visto che Lamorgese non ci ha saputo rispondere, saprà farlo qualcun altro”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami.