Minacce a Saviano e Capacchione, i giudici: fu strategia ideata da boss
29 Settembre 2021 - 21:13

CASAL DI PRINCIPE – “La condotta ascritta ai due imputati è inserita nel contesto di criminalità organizzata proprio della cosca di cui Bidognetti era capo. La minaccia e l’intimidazione rivolta platealmente contro i due giornalisti fu espressione di una precisa strategia ideata dallo stesso capomafia, il cui interesse era quello di agevolare ed alimentare il potere di controllo sul territorio esercitato dal clan e di rafforzarne il potere. Pertanto il tribunale ritiene provato il dolo specifico di agevolazione dell’attività dell’associazione mafiosa da parte dei due imputati”. Così scrivono i giudici della IV sezione penale del tribunale di Roma in un passo delle motivazioni della sentenza del 24 maggio scorso con la quale, riconoscendo il reato di minacce aggravate dal metodo mafioso, hanno condannato a un anno e sei mesi il boss del clan dei Casalesi Francesco