MISTER PORSCHE PIGLIATUTTO. Dopo CASERTA, la ISVEC di Balstriere si aggiudica la raccolta rifiuti da oltre 5 MILIONI a PIEDIMONTE. Ma la gara rischia di essere annullata e vi spieghiamo perchè

9 Novembre 2022 - 12:44

Il provveditorato alle opere pubbliche, nel suo distaccamento della Stazione unica appaltante di Caserta, ha gestito la procedura, ma non ha pubblicato i verbali di gara e l’esito di aggiudicazione. L’assenza di documenti del genere è in contrasto con il principio di legge della trasparenza e della pubblicità degli atti amministrativi: una condizione che rischia di far saltare il banco

PIEDIMONTE MATESE – Dopo Mondragone, Calvi Risorta, Falciano del Massico e Caserta, la Isvec di Ivano Balestriere si aggiudica il servizio di raccolta rifiuti anche a Piedimonte Matese.

Una gara che è andata avanti da oltre un anno, gestita non dal comune, bensì dal Provveditorato per le opere pubbliche, ovvero dalla stazione unica appaltante di Caserta.

La procedura aveva avuto un rallentamento nel mese di febbraio, quando il Provveditorato, controllando le offerte pervenute per questo servizio, due, aveva segnalato il fatto che entrambe fossero anomale.

Riteniamo che le offerte economiche presentate fossero non congrue rispetto al servizio e riteniamo, inoltre, che sia alla Isvec, sia all’altro operatore economico partecipante siano state presentate le richieste di proporre offerte idonee.

Vorremmo darvi più informazioni, dirvi quale siano state le offerte presentate, ma il Provveditorato alle opere pubbliche di Caserta ha deciso di non pubblicare nulla riguardo all’andamento di questa gara, la cui responsabile è stata la dirigente Daniela

Albanese. Infatti sono irreperibili atti importantissimi come i verbali di gara e l’esito dell’aggiudicazione.

Un comportamento deprecabile da parte della Stazione unica appaltante della nostra provincia che – come potete vedere cliccando qui – non ha reso noto gli atti e i documenti di questa procedura.

Deprecabile, ma anche illegittimo, perchè il Provveditorato sta contravvenendo agli obblighi di legge previsti in materia di trasparenza.

Le amministrazioni che bandiscono una gara d’appalto hanno l’obbligo di pubblicare i verbali di gara, come ha specificato l’ente nazionale anticorruzione in una delibera del 2016 (LEGGI L’ELENCO DEI DOCUMENTI OBBLIGATORI).

La mancata pubblicazione degli atti, ovvero la circostanza che una gara d’appalto sia svolta senza un’adeguata pubblicità, può portare all’annullamento degli atti citati e dei suoi effetti per violazioni di legge, visto che l’articolo 30 del Codice degli Appalti prevede, tra le varie caratteristiche che deve avere un affidamento, anche quello della trasparenza e delle pubblicità dei documenti di gara.

Il mancato rispetto del principio di trasparenza della procedura amministrativa prevede l’annullabilità dell’atto che, a differenza della nullità, si attiva solo nel momento in cui una parte se ne ha diritto chiede al tribunale amministrativo regionale di bloccare gli effetti di un determinato atto della pubblica amministrazione.

La giurisprudenza, a partire dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato datata 2011, ha chiarito che, sebbene il Codice degli Appalti non preveda con una disposizione specifica ed espressa l’obbligo di pubblicità delle sedute, nondimeno esso è ricavabile tramite un’interpretazione sistematica nonché teleologicamente orientata.

Detto in soldoni, non c’è scritto “le sedute devono essere pubblicate” nel Codice, ma è chiaro che il principio di trasparenza e pubblicità si rispetti rendendo noto le sedute e quindi i verbali di gara.

Volendo, quindi la società arrivata seconda classificata dietro la Isvec potrebbe richiedere l’annullamento della aggiudicazione, in considerazione del fatto che manca il rispetto del criterio della trasparenza previsto anche dalla legge del 7 agosto del 1990, la 241, che si occupa proprio dei principi del procedimento amministrativo e dell’accesso agli atti.

Leggere la documentazione relativa al verbale, tra l’altro, aiuterebbe anche a capire per quale motivo il Provveditorato abbia sbagliato nel documento che attestava l’aggiudicazione per Balestriere, visto che il ribasso presentato dalla Isvec è del 10%, ma dal Provveditorato segnavano un non chiaro 6%, giustificato come “mero errore materiale“.

Può succedere di sbagliare, per carità, ma se avessimo avuto il verbale davanti avremmo potuto capire meglio la natura di questo errore.

In attesa di sviluppi, restiamo allora alla notizia in sé, ovvero ai 5 milioni e 332 mila euro che il comune di Piedimonte Matese spenderà per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani per i prossimi tre anni.

Ivano Balestriere, l’ex imprenditore delle mozzarelle e, in passato, in procinto di acquistare il Livorno calcio, con la sua Isola Verde ecologia inizia ad permeare in maniera evidente nel Casertano.

Se già avere in mano il servizio nel capoluogo è stato un grande risultato per un’impresa non di dimensioni imponenti e con qualche problema nei cantieri in gestione, con questo affidamento a Piedimonte Matese, un luogo che non ha avuto una storia fortunata, diciamo così, nel settore della monnezza, il potere di Balestriere nella nostra provincia continua ad allargarsi.

LA PRESA ATTO DELL’AGGIUDICAZIONE DA PARTE DEL COMUNE DI PIEDIMONTE MATESE