La testimonianza riportata dalla nostra cronista, Maria Assunta Cavallo
MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Non è né la prima, né sarà probabilmente l’ultima di una serie di segnalazioni riguardo ai continui furti che avvengono al cimitero.
Atti miserabili che si perpetuano da tempo oramai e che non fanno nemmeno più notizia da quando la rassegnazione di non trovare i responsabili di chi si è visto “spogliare” la tomba di un proprio caro, ha preso il sopravvento.
Viene rubato di tutto dai fiori, ai vasi, lumini, fino ad arrivare alle sedie e permettetemi di aprire una parentesi personale essendo in prima persona una di quei tanti cittadini ad aver subito un furto sulla tomba del proprio congiunto.
Questa
Tutto
Il nome di qualche ladruncola saltò fuori tempo fa e segnalato a chi ha il compito di vigilare nel camposanto ed in quel caso, alla signora in questione, sorpresa più volte con le mani nella marmellata, venne fatta una semplice “lavata di capo”.
Chi compie un reato va denunciato e non “battezzato” con parole di circostanze che non servono ad un fico secco se non a creare un precedente, dando modo ai responsabili di pensare di farla comunque franca e proprio per questo ciò che veniva considerato un problema, sta divenendo un vero e proprio fenomeno.