MONDRAGONE. Caso Bonuglia, sbuca la fattura del noto mobilificio che ha arredato il suo appartamento abusivo

15 Agosto 2021 - 20:04

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Non solo divieti non rispettati e controlli non effettuati: in prima serata è scoppiata la bomba di Ferragosto, giusto per non farci mancare nulla.

Il caso “appartamento Bonuglia”, Comandante della Polizia Municipale di Mondragone, finito sotto la lente di ingrandimento della cronaca locale, non finisce mai di stupirci nonostante lo stesso cerchi una scappatoia per sottrarsi alle proprie responsabilità e nonostante l’Amministrazione Locale metta delle toppe.

La nota inviata da Bonuglia al Sindaco Pacifico il 30 giugno scorso, si conclude con queste parole: “Tanto si doveva per chiarezza”.

Una chiarezza ed una trasparenza che non vi è mai stata sia da parte del Comandante quando nella nota scrive “Che in riferimento ai cambi di destinazione di uso dei locali all’interno del Comando a cui ha fatto seguito, dopo un sopralluogo, l’Ordinanza dirigenziale n. 9 datata 30 giugno 2021, l’arredamento usato non aveva comportato alcuna spesa per l’ente ma solo per il sottoscritto“, sia da parte del Sindaco quando durante una nostra intervista video affermava di non essere a conoscenza né dell’esistenza dell’alloggio in questione e né del suo arredamento, parlando noiosamente di una brandina usata dal Comandante e di una moka per fare del caffè.

E allora il Sindaco e gli amministratori tutti devono spiegare ai cittadini mondragonesi il perché un noto mobilificio di Mondragone indirizza proprio a loro la fattura con i dati relativi al pagamento di una camera da letto completa di rete, materasso memory, cuscini, armadio, comò e due comodini consegnata al Comandante. Fattura mai respinta e ricevuta già quando il caso dell’alloggio abusivo era scoppiato a dimostrazione del fatto che tutti sapevano perché coscienti di aver incaricato quella ditta per quegli arredi.

Menzogne su menzogne divenute oramai una barzelletta per un pubblico che non può e non deve più assistere a delle sceneggiate di indubbio gusto. Di fronte alla evidenza dei fatti, il primo cittadino Pacifico non può più rimanere sulle sue posizioni mettendo in discussione quella onestà intellettuale che contraddistingue le persone perbene, continuando a tessere la tela di una “storiella” mediocre che fa acqua da tutte le parti. Una volta per tutte deve saltare fuori quella verità che già conosciamo.