MONDRAGONE QUESTA SI CHIAMA CAMORRA. Le vigne del Falerno devastate. Attentati e devastazioni per imporre “la guardiania” agli agricoltori

9 Agosto 2020 - 10:53

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Arrivano di notte, devastano raccolti, sfondano recinzioni, ed ormai i danni non si contano più. È quanto sta accadendo nelle aree agricole a ridosso del Monte Petrino, in particolar modo nelle località “Incaldana” e “Sinuessa”, dove a farne le spese sono le coltivazioni di molti agricoltori che continuamente subiscono danni: frutteti distrutti, vigneti pregiati abbattuti, da cui si ricava il famoso vino Falerno, recinzioni tagliate, tubature per l’irrigazione completamente andate in fumo. Un problema divenuto un vero e proprio fenomeno che si ripete ormai da diverso tempo, denunciato da alcuni agricoltori stanchi di subire la prepotenza altrui. Ma cosa sta esattamente accadendo? Potrebbe trattarsi della cosiddetta “imposizione della guardiania” ovvero quando qualcuno vuole imporre a tutti i costi i propri servizi di vigilanza, ed il modo migliore per persuadere il potenziale cliente e quello di rappresentarli concretamente l’oggetto della questione.

Ed ecco che nei fondi agricoli si materializza quanto ipotizzato al povero agricoltore, che vede distrutto parte del proprio raccolto e che portato all’esasperazione è costretto poi a chiedere la protezione dei propri terreni. Atti criminosi che vanno assolutamente condannati e fermati in primis dalle Istituzioni, che hanno il compito di garantire assoluta sicurezza alle zone agricole, specie a quelle colpite da questa problematica.Gli agricoltori cercano nel frattempo soluzioni per cercare di contenere ulteriori danni alle coltivazioni, magari affidando la custodia dei terreni alle società di vigilanza legalmente riconosciute. Ma sarebbe anche il caso che le aree agricole venissero pattugliate, di tanto in tanto, dalle forze dell’ordine, magari garantendo qualche passaggio notturno, perché non è davvero concepibile che qualcuno possa arrogarsi il diritto di rovinare raccolti pregiati che permettono a numerosi cittadini di poter sopravvivere e che fanno tra l’altro parte della storia economica della città di Mondragone. Si spera a questo punto che gli autori di questi atti indegni, vengano al più presto individuati.