MOVIDA VIOLENTA A CASERTA. La lettera: “Residenti abbandonati da questa amministrazione comunale”

26 Settembre 2022 - 18:10

Riceviamo e pubblichiamo la missiva del Comitato vivibilità cittadina Caserta, presieduto da Rosi Di Costanzo, scritta dopo l’ennesima notte di violenza nel centro storico del capoluogo

CASERTA Rosi Di Costanzo, in merito alle ultime vicende verificatesi nel centro storico durante una “normale” serata di malamovida (clikka e leggi), che vedono coinvolto un residente “a cui va tutta la nostra solidarietà”, invia una lettera al nostro giornale in rappresentanza del Comitato Vivibilità Cittadina Caserta, di cui è presidente.

“Noi quest’uomo non lo definiamo “rissoso”, per noi è “esasperato”! – scrive la Di Costanzo – .Si, esasperato dal menefreghismo di chi dovrebbe tutelare i diritti della persone, sanciti dalla legge, e non lo fa, anzi visti i risultati, fa il contrario! Esasperato di vivere nel centro storico ormai zona franca; esasperato dal chiasso sotto casa, dovuto alla Malamovida tollerata dalle Istituzioni, fatta di esercizi che non rispettano l’orario di chiusura e vendono alcol fino all’alba, fatta di occupazione di suolo pubblico abusiva ma oramai costante e tollerata, fatta di feste regolarmente organizzate in strada con tanto tavolo centrale, di botti e rissa finale; fatta di cori da stadio, di musica a palla fino all’alba, di puzza di vomito e pipì, di maleducazione, di lassismo, di degrado diffuso, fatta di una strada ricoperta di cocci di vetro e sporcizia varia, fatta dallo spaccio delle sostanze stupefacenti di cui tutti sanno, ma fatta soprattutto di inefficienza delle Istituzioni locali che sono riuscite a rendere giusto e sacrosanto il sopruso perché non vogliono, e non sanno, garantire il rispetto delle regole in città! Come si può definire RISSOSO un cittadino che in casa propria non vede garantita la sua libertà? Come si può definire rissoso un uomo che non è libero di aprire la finestra, di dormire quando vuole, di guardare un film, di entrare e uscire con la propria auto dal suo portone e che dopo una nottata insonne deve subire il camion della raccolta del vetro che alle 5 del mattino, mentre alcuni esercizi sono ancora aperti, che passa per ritirare bidoni pieni zeppi di bottiglie? La parola d’ordine di chi dovrebbe garantire il rispetto delle regole è: “niente regole e niente controlli, tutt avimma campà”! Ed è cosi che il divertimento diventa pericoloso per l’incolumità di tutti. Ora i rissosi sono i residenti. Assurdo! Siamo cittadini lasciati soli, abbandonati. Chi ci dovrebbe tutelare non lo fa, le nostre istanze scritte, circostanziate e protocollate vengono regolarmente ignorate dalla nostra Amministrazione locale che non fa rispettare un Regolamento Urbano che, probabilmente, neppure ha mai letto. Siamo stanchi di subire e di essere additati noi come DISTURBATORI DEL DIVERTIMENTO DEI GIOVANI! La malamovida non è divertimento, è il fallimento della civiltà e di un futuro sostenibile dei nostri giovani. NO, noi non ci stiamo! Vergogna!”.