Muore ex consigliere e assessore comunale

25 Settembre 2023 - 16:35

Paolo Affinito protagonista della storia politica della città fin dal dopoguerra.

CAPUA. È venuto a mancare stamane, dopo una lunga malattia, Paolo Affinito, protagonista della storia politica sociale e amministrativa della città di Capua fin dagli anni del dopoguerra.

Consigliere comunale di lungo corso, assessore alla Pubblica istruzione nella giunta di progresso giudata da Nicola Lacerenza ma soprattutto convinto e coerente socialista. “Paolo aveva raccolto la bandiera del padre Antonio – scrive in un post il sindaco Adolfo Villani – , operaio del pirotecnico, socialista fin dai tempi della clandestinità nel corso del ventennio fascista, quando, con Alberto Iannone, Margherita Troili e i fratelli Tucci partecipava al gruppo che diede vita all’esperienza de “il Proletario”, unico giornale clandestino di opposizione del Sud, che si stampava a Capua nel retrobottega del fratello di Aniello Tucci, ferroviere comunista, che a sua volta lo diffondeva, rischiando il posto di lavoro e il carcere, in tutto il Mezzogiorno. Dal padre aveva ereditato, dunque, la passione per la politica e gli ideali del socialismo ma anche la convinzione dell’importanza dell’unità della sinistra. Come Antonio aveva lavorato a fianco dei comunisti nel periodo della clandestinità e aperto su corso Appio, subito dopo la liberazione di Capua, una sezione unitaria dei socialisti e dei comunisti, così Paolo, insieme ad Andrea Vinciguerra e a Franco Fierro, ha sempre lavorato – anche nei momenti di maggiore contrasto tra comunisti e socialisti italiani e di diversa collocazione politica nel parlamento nazionale – per salvaguardare il rapporto unitario tra i gruppi consiliari dei due partiti nel consiglio comunale di Capua. Da consigliere comunale Paolo ha sempre lavorato nell’interesse superiore della città sia quando è stato collocato all’opposizione, sia quando ha fatto parte della maggioranza e ha assunto incarichi di gestione. Non c è opera o questione importante affrontata a Capua, dal dopoguerra fino all’inizio del primo decennio del 2000, che non lo abbia visto impegnato sia sul piano locale che nei rapporti con i gruppi parlamentari regionali e nazionali del suo partito: dalla scuola militare, al Cira, al Dipartimento di Economia. La città perde un politico e un amministratore di primo piano. Io un compagno e un amico con cui ho condiviso una parte importante della mia militanza nella sinistra e del mio impegno per Capua. Alla figlia Loredana, oggi consigliere comunale del PD, alla moglie Adele, alla figlia Silvana e al genero Claudio Trisolino, a tutti i suoi familiari, le più sentite condoglianze”.