Non solo la rapina al portiere della nazionale Donnarumma. A Parigi ha agito stavolta un bandito nostrano catturato dalla polizia di Caserta e preso con due lussuosi orologi di grande valore

24 Luglio 2023 - 12:05

Ora sarà estradato in Francia per il processo, ma dopo la sentenza dovrà ritornare in Italia per essere a sua volta giudicato

CASERTA (g.g.) – Qualche tempo fa è stato intercettato e arrestato da una pattuglia della polizia stradale di Caserta. Ed è così che è terminata la latitanza di Matteo Cammarota, rapinatore internazionale che ha compiuto, secondo le autorità francesi, un colpo in quella Parigi, la cui natura di città problematica e afflitta da fenomeni inquietanti di delinquenza, è emersa in questi giorni a seguito della rapina, con tanto di sequestro di persona subita da portiere della nazionale italiana, nonchè numero 1 del Paris Saint-Germain, Gianluigi Donnarumma e dalla sua compagnia Alessia Elefante.

Una dinamica realmente pericolosa durante la quale, sotto la minaccia di armi da fuoco, il portiere è stato immobilizzato e legato mentre la compagna rimaneva in balia dei rapinatori, con la difficoltà, condivisa dallo stesso Donnarumma, di una conoscenza del francese non ancora perfetta, fino a quando i malviventi non sono arrivati a prendere tutto quello che c’era da prendere e ad andarsene.

Questi erano francesi o parlavano il francese. Ma Parigi è una città internazionale e mai come stavolta potremmo dire nel bene e nel male. Anche i rapinatori dunque arrivano da ogni dove e ora, dopo il caso Donnarumma, il quale da napoletano di Castellammare di Stabia potrà fondatamente raccontare, avendolo sperimentato sulla sua pelle, che la delinquenza sta dappertutto e non certo solo a Napoli così come un certo racconto, pieno di luoghi comuni, vuol far ad intendere, anche con il significativo contributo dei nostri cugini francesi che quando si tratta di alimentare pregiudizi contro il nostro paese non sono secondi a nessuno.

Per cui, se Matteo Cammarota è sicuramente un malvivente italiano e napoletano, lui ha fatto il delinquente a Parigi, riempiendo una media di criminalità che in quella città è comunque e soprattutto francese.

Inseguito da un mandato di cattura europeo, l’uomo è stato intercettato da una pattuglia della polizia stradale di Caserta che lo ha sorpreso con due orologi di grande valore, probabilmente provento della rapina compiuta a Parigi, e lo ha potuto arrestare immediatamente, con al prospettiva che in carcere i rimanesse e non ne uscisse dopo due o tre giorni, proprio per effetto di quel mandato di cattura internazionale.

I suoi avvocati hanno combattuto a lungo per cercare di evitare l’estradizione in Francia. Ma l’ultima loro battaglia l’hanno persa in Corte di Cassazione, che ha giudicato inammissibile il ricorso da loro presentato contro la decisione della Corte di Appello di Napoli , la quale aveva considerato validi i motivi addotti dalla Francia per ottenere l’estradizione del Cammarota , ponendo una sola condizione: quando l’uomo avrà terminato il processo francese, dovrà tornare immediatamente in Italia per sottoporsi, da imputato al giudizio di un nostro tribunale.