NOTTE degli OSCAR. Delusione per un film girato nella Reggia di CASERTA

10 Febbraio 2020 - 09:40

CASERTA – I personaggi sono un argentino e un tedesco, i loro interpreti un attore britannico e uno gallese naturalizzato statunitense ma, dopo l’esclusione dalle nomination de ‘Il Traditore’ di Marco Bellocchio, proprio questi due ‘stranieri’ potevano essere considerati l’ultima speranza italiana, andata delusa, per l’edizione 2020 degli Oscar: Jonathan Pryce nei panni di Papa Bergoglio e Anthony Hopkins in quelli di Papa Benedetto XVI, entrambi in ‘I due Papi’, concorrevano infatti, rispettivamente, all’Oscar per il miglior attore protagonista, andato a Joaquin Phoenix per ‘Joker’, ed a quello per il migliore attore non protagonista, andato a Brad Pitt per ‘C’era una volta… a Hollywood”.

Quanto a italianità il film del regista brasiliano Fernando Ferreira Meirelles, distribuito internazionalmente da Netflix sulla propria piattaforma, può vantare come paesi di produzione Stati Uniti d’America, Regno Unito, Argentina e appunto Italia; come lingua originale oltre all’inglese e allo spagnolo l’italiano; come set, insieme a quelli argentini, le prestigiose location italiane a Roma, alla Reggia di Caserta e nel Palazzo Farnese a Caprarola. Italiani d’adozione, infine, i due papi raccontati dal film, come succede per tutti i pontefici nel sentire comune. Altro riconoscimento mancato dal film quello per la miglior sceneggiatura non originale, andato all’asso pigliatutto di questa edizione degli Oscar, il coreano ‘Parasite’.