Nuove regole per gli autovelox: Ecco tutte le misure in vigore

2 Giugno 2024 - 15:35

Le novità volute dal ministro Matteo Salvini nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Annunciato dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvi martedì 28 maggio il decreto sugli autovelox, dispositivi di rilevazione della velocità è stato pubblicato ufficialmente in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento, in vigore da inizio giugno, tutti i comuni dovranno adeguarsi alle nuove regole.

Le nuove regole sugli autovelox

Cosa cambia in concreto? Alcune misure modificheranno in modo sostanziale l’uso dei rilevatori di velocità. Tra le novità più significative il decreto prevede che gli autovelox siano segnalati in anticipo e con distanze precise: almeno un chilometro prima fuori dai centri urbani (strade extraurbane), 200 metri prima sulle strade urbane di scorrimento e 75 metri prima in tutte le altre. Inoltre, tra un dispositivo e l’altro dovranno esserci distanze minime differenziate in base al tipo di strada (urbana o extraurbana), per evitare la serialità delle multe nello stesso tratto di strada.

La collocazione degli autovelox, inoltre, sarà determinata dai prefetti: a loro, infatti, dovranno rivolgersi i sindaci per avere il via libera all’installazione. I dispositivi potranno essere posizionati solo in aree ad alto tasso di incidenti, dove è documentata l’impossibilità o la difficoltà di contestazione immediata a causa delle condizioni strutturali della strada.

Limiti
di velocità

Stop agli autovelox sotto i 50 km orari in città. In termini pratici significa che i comuni non potranno posizionare gli occhi elettronici nelle zone dove il limite è fissato a 30 chilometri all’ora, a parte le strade ciclabili, i percorsi ciclopedonali e alcune deroghe previste solo in casi molto specifici.

Sulle strade extraurbane, invece, come ha dichiarato il ministro Salvini, i dispositivi potranno essere utilizzati solo per la riduzione della velocità non superiore a 20 km orari rispetto al limite ordinario previsto dal codice della strada.

Autovelox sulle auto dei vigili
Gli autovelox sulle auto dei vigili, che dovranno adeguatamente essere riconoscibili, sono possibili solo se su quel tratto di strada non è possibile collocare postazioni fisse o mobili.

Mancanza di omologazione? Non prevista
Il decreto approvato lascia irrisolto il problema ribadito da una recente sentenza di Cassazione che ha ritenuto non valide le multe comminate da apparecchi non omologati (omologazione impossibile visto che mancano i decreti specifici: la legge a suo tempo lo prevedeva, ma niente è stato fatto).

Le multe e le contestazioni immediate

E veniamo alle multe e alla possibilità di contestazione. Affinché il cittadino non sia “ingiustamente vessato” dall’uso dei dispositivi, il decreto stabilisce anche i casi in cui si può ricorrere alla contestazione immediata. Viene precisato che è possibile fare ricorso a dispositivi che si trovano a bordo di un veicolo in movimento senza contestazione immediata solo nei casi in cui non sia possibile collocare postazioni fisse o mobili. In generale, però, gli autovelox a bordo delle auto delle forze dell’ordine devono essere adeguatamente riconoscibili.

I sindaci hanno un anno di tempo per mettere a norma i dispositivi: in questi 12 mesi le multe saranno ancora valide (ricorsi permettendo). Il decreto non affronta invece il nodo dell’omologazione degli autovelox: finché la questione degli apparecchi “solo approvati ma non omologati” non sarà sanata, tutte le multe emesse con l’autovelox sono a rischio ricorso.