ORDINE DEGLI INFERMIERI. Ancora con ‘sto Mona? Ha spostato la sede elettorale da Caserta ad Aversa, per due carte d’identità ha escluso la lista avversaria. Ma lui è Rsu incompatibile

12 Ottobre 2020 - 19:19

CASERTA – Mamma mia, un’altra volta ‘sto Mona, che purtroppo è un cognome indigeno e non quella cosa meravigliosa così definita nel dialetto veneto.

Ma voi pensate veramente che a noi piaccia scrivere su questo infermiere, da qualche anno presidente dell’Ordine Professionale degli Infermieri di Caserta, ex collegio Ipasvi?

No, non ci piace affatto, perché ancora oggi, dopo averne viste e raccontate tante, quando incrociamo personaggi che interpretano i loro ruoli come fa Gennaro Mona, facciamo veramente fatica a trattenerci e a non far tracimare la bile.

Ha fatto blocco, da tempo, con il sindacato Fials che, giusto per intenderci, è quello dei fratelli Stabile di Aversa, il che è tutto dire.

In pratica, l’Ordine degli Infermieri viene governato come un vero e proprio monocolore, una dependance Fials.

È talmente intollerabile la modalità con cui l’Ordine viene gestito a Caserta da essere riusciti, Mona e gli Stabile, a mettere insieme sindacati che da anni e anni erano divisi da una dialettica molto dura.

In passato, quando si è votato per l’allora collegio Ipasvi e la volta scorsa per l’Opi, Cisl, Nursing Up, Cgil e Uil non hanno costituito un cartello messo insieme per difendere dei principi basilari di legalità che appaiono violati in tutta evidenza.

Allora, cosa ha fatto questo qui: una 15ina di giorni fa ha spostato la sede operativa che sarà utilizzata per le elezioni previste il 30/31 ottobre e 1 novembre, da Caserta ad Aversa.

Motivazione ufficiale, non meglio precisati lavori di ristrutturazione.

Per cui, per la prima volta nella storia i 7mila infermieri casertani aventi diritto non voterebbero nel capoluogo, bensì nella città normanna.

A chi giova una cosa del genere? Naturalmente alla Fials, che ha la gran parte dei suoi iscritti tra Aversa e l’agro aversano. Questi si muoveranno con comodità mentre i tantissimi infermieri che risiedono nei Comuni dell’alto casertano, tra andata e ritorno dovranno sciropparsi 130-140 km.

Siccome in quella zona Cisl e Nursing Up sono più forti della Fials…ci siamo capiti.

Seconda parte della storia.

La lista “Infermieri in cammino”, che riunisce i contributi dei tre sindacati confederali e del Nursing Up, è stata rigettata.

Il “rigettatore” è stato proprio Gennaro Mona, presidente uscente e candidato dall’altra parte, che poi dovrebbe spiegarci l’organismo nazionale dell’Opi come succede che questa sia l’unica organizzazione professionale che non ha una commissione elettorale costituita sia da componenti della maggioranza che da componenti della minoranza.

Continuando così, l’Opi assomiglierà non ad un ordine ma alla bancarella del torrone.

La motivazione dell’esclusione riguarda due carte d’identità in copia, presentate da altrettante candidate della lista “Infermieri in cammino”, che secondo Mona non sarebbero leggibili.

Addirittura una delle due avrebbe come difetto la illeggibilità dell’ultima lettera del nome. Ovviamente la lista esclusa ha già presentata ricorso al Tar, che entro questa settimana si pronuncerà in merito alla richiesta di sospensiva o magari di provvedimento monocratico “inaudita altera parte” del presidente del Tar della Campania.

Intanto sono arrivate a 1000 le firme degli infermieri casertani che chiedono, così come scritto nel comunicato che pubblichiamo in calce, di essere messi in condizione di votare in maniera più comoda attivando un po’ di seggi sparsi per il territorio, secondo quello che prevede lo statuto.

Finalino.

L’articolo 9 dell’Accordo quadro costituzione RSU comparti del 7 agosto 1998 recita: “La carica di componente della RSU è incompatibile con qualsiasi altra carica in organismi istituzionali o carica esecutiva in partiti e/o movimenti politici”.

Siccome Gennaro Mona è stato appena rieletto e proclamato consigliere comunale di S.Nicola la Strada ed è in carica da tempo in una delle Rsu Asl, naturalmente in quota Fials, è pregato di far sapere alle genti che, contente loro, si occupano delle sue sorti, se vuole fare il consigliere comunale o il Rsu, perché per legge le due cose insieme non le può fare.

Ma guarda un po’ questo qui…

 

IL COMUNICATO:

10.10.2020 comunicato stampa