ORE 11,00 ESCLUSIVA AVERSA. Tangentopoli al Comune Si va verso le prime condanne. 4 anni di reclusione per il palazzinari Giuseppe Cecere e per…

11 Agosto 2024 - 11:08

I pubblici ministeri della procura normanna sarebbero orientati ad accettare la richiesta di patteggiamento, avanzata dagli avvocati difensori

AVERSA (g. g.) – Sono alle viste le prime condanne collegate all’inchiesta che, nel marzo scorso, portò all’arresto e , ovviamente , alla ufficializzazione della loro iscrizione nel registro degli indagati, di diverse persona, appartamenti alla schiera dei più conosciuti burocrati del Comune di Aversa e a quella della casta, , purtroppo mai in declino, dei palazzinari della città normanna, con il corredo di personaggi che si sono occupati di tenere in piedi i contatti tra i citati imprenditori e di ugualmente citati burocrati, attraverso comportamenti criminali.

Sicuramente, i nomi più significativi coinvolti sono stati quelli del super diligente dell’ufficio tecnico comune di Aversa, Raffaele Serpico e quello dei due imprenditori Alfonso e Yari Cecere, padre e figlio. passando per veri professionisti della “trastola” quali l’architetto Raffaele Truosolo, solo per citare i più significativi.

Un periodo brevissimo, dunque, per arrivare a una sentenza. Ciò è stato reso possibile dalla decisione , assunta da tre degli imputati, insieme ai loro avvocati, di chiedere ai pubblici ministeri della procura di Aversa-Napoli Nord, il patteggiamento della pena L’hanno fatto l’imprenditore Alfonso Cecere, l’architetto Raffaele Truosolo, tecnico di fiducia di Cecere padre e figlio e il geometra Giuseppe Minale, già dipendente del Comune di Aversa, da cui, in pratica, si era dimesso solamente per finta, così come abbiamo raccontato in diversi articoli pubblicati la scorsa primavera.

La trattativa tra i pubblici ministeri e gli avvocati difensori si avvierebbe a trovare un punto di intesa un punto di Intesa su una pena a quattro anni di reclusione per tutti e tre gli imputati, che, di fatto, hanno riconosciuto le proprie responsabilità . Tenendo conto, però, che non avevano precedenti penali che non avevano recidive specifiche e che per un po’ di tempo sono stati agli arresti domiciliari, i pubblici ministeri sarebbero orientati ad evitare l’oro un periodo di carcerazione, sostituendola, comunque, con un’attività coattiva da svolgere presso strutture in cui si erogano servizi sociali.

Ricordiamo che i capi di imputazione, addebitati a tutti gli indagati, incubano contenuti molto gravi: dalla corruzione al falso ideologico E se un avvocato del calibro di Giuseppe Stellato, difensore di fiducia di Alfonso Cecere, ha ritenuto che non ci fosse altra strada che non fosse quella del patteggiamento, ciò è stato dovuto alla inappuntabilità, alla ineccepibilità dell’inchiesta, condotta dai carabinieri del Reparto investigativo del Gruppo di Aversa e coordinasi dei pubblici ministeri Patrizia Dongiacomo e Cesare Sirignano.

Gli altri indagati, ossia Yari Cecere figlio di Alfonso Cecere, lo stesso Raffaele Serpico eccetera, hanno scelto, invece, la strada ordinaria e, quindi, di fronte ad un probabilissima richiesta di rinvio a giudizio, che dovrebbe arrivare, Comunque dopo la formale chiusura delle indagini e dopo le possibilità che la procedura penale attribuisce agli indagati di essere ascoltati e di presentare, eventualmente, documenti propria difesa, di qui a cinque, seu mesi, dovranno comparire prima davanti ad un GUP in udienza preliminare, poi, eventualmente, in caso di rinvio a giudizio, davanti ad un collegio del tribunale di Aversa oppure allo stesso Boop in funzione monocratica piccola qualora chiedessero e ottenessero il rito abbreviato.

Per quanto riguarda i contenuti più specifici delle singole responsabilità, vi invitiamo a consultare il nostro archivio, nel quale troverete decine di articoli in cui questa storia l’abbiamo raccontata con grande dovizia di particolari . In linea di massima, comunque, il geometra Giuseppe Minale è stato colui che era incaricato, soprattutto, di far uscire dal Comune di Aversa documenti riservati, relativi a richieste di permessi a costruire gua presentate, attraverso la mediazione di Raffaele Documenti che, poi, venivano guardati, esaminati e aggiustati allo scopo di consentire a Cecere padre e figlio di presentare delle Scia calibrate sugli obiettivi, ma, in realtà, solamente tarate sull’apparenza finalizzata ad aggirare e leggi previste e ancor di più, finalizzate a realizzare pesantissime speculazioni edilizie, come quella di in via Linguiti, materializzatasi in un mostro di cemento, già sequestrato da un paio di anni, e come quella di viale Olimpico.