ORE 13.34 ESCLUSIVA. Blitz dei carabinieri nell’ufficio tecnico del comune di TEVEROLA. Nel mirino la lottizzazione in località Schiavone di Biagio Lusini, ma non solo

11 Settembre 2019 - 13:38

TEVEROLA(g.g.)C’è da fare“: recita la canzone di Paolo Kessisoglu dedicata a Genova e alle sue sventure.

C’è da fare” è un refrain che si può adattare tranquillamente all’opera ciclopica che magistratura e forze dell’ordine devono realizzare in questa provincia per combattere il malaffare imperante negli uffici della pubblica amministrazione e nei comuni in particolare.

I carabinieri del gruppo di Aversa non si fanno spaventare da una montagna altissima e apparentemente impossibile da scalare. Dopo aver lavorato benissimo al comune di Trentola, stanno rivolgendo ora la propria attenzione, così come avevamo ampiamente previsto in un nostro articolo pubblicato lo scorso 17 luglio (LEGGI QUI) alle vicende del comune di Teverola. E allora, stamattina, diversi militari dell’Arma hanno fatto visita all’ufficio tecnico del comune amministrato per decenni dal chiacchieratissimo Biagio Lusini e da qualche mese dall’infermiere Tommaso Barbato che governa in nome e per conto del consigliere regionale del Pd Stefano Graziano e di Gennaro Caserta che sulla carta dovrebbe essere un esponente di Fratelli d’Italia.

Acquisiti documenti su affidamenti dei rifiuti, umido e plastica i particolare, ma soprattutto su quella lottizzazione in località Schiavone di cui scrivemmo diffusamente nel già citato articolo dello scorso 17 luglio in quanto riguardante terreni di proprietà di Biagio Lusini, il quale, stando a tantissimi rumors, accortosi di non poter vincere le elezioni del maggio scorso, avrebbe convogliato alcuni dei suoi voti, quelli più intimi dei fedelissimi, proprio verso Barbato, stipulando un patto con Stefano Graziano e Gennaro Caserta che, al pari di Lusini, oltre a voler mettere le mani sul governo di Teverola, avevano la mission di far perdere Dario

Di Matteo che, non a caso, è risultato sconfitto per una manciata di voti.

Oltre alla lottizzazione in località Schiavone, anche altre sarebbero finite nel mirino dei carabinieri del gruppo di Aversa, i quali hanno portato con loro pure le copie di diversi permessi a costruire.