PARCO DEL MATESE. Gimmi Cangiano e Luigi Roma piazzano un altro colpo: presidente è Boggia di Piedimonte. LEGGI I NOMI scelti da Zinzi e Forza Italia

11 Agosto 2025 - 20:15

Nomine ufficializzate poco fa con la firma del Ministero dell’Ambiente

PIEDIMONTE MATESE – Stavolta lo spoil system l’ha fatto il centrodestra. Nell’attesa della nuova perimetrazione del Parco Nazionale del Matese, nato sulle ceneri di quello Regionale, quest’ultimo controllato da via Santa Lucia, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, unico ente di potestà sui parchi nazionali, ha provveduto a nominare con un decreto amministrativo il Comitato di gestione provvisoria del Parco Nazionale del Matese.

Oddio, se avessero scelto un nome diverso non avrebbero sbagliato, dato che il comitato di gestione evoca momenti non sempre qualificanti per la moralità politica quali furono gli anni dei comitati di gestione delle allora USL, genitrici delle Asl, nelle quali si sviluppò un vero e proprio assalto alla diligenza delle poltrone in tipo selvaggiamente lottizzatorio tra i partiti della prima repubblica.

Siccome il sottosegretario del Ministro, con delega ai parchi, è Claudio Barbaro di Fratelli d’Italia, presidente del comitato provvisorio è stato nominato il consigliere comunale di opposizione a Piedimonte Matese, Andrea Boggia, saldamente ancorato a FdI in cui è tesserato e che a questo punto Gimmi Cangiano assocerà alla causa elettorale di Luigi Roma, il quale non sarà certo un’arca di scienza, ma qui, tra Carditello, Parco del Matese e ricottine assortite, le sue quotazioni in vista delle Regionali sembrano crescere vistosamente.

In quota Lega è stata nominata Michela Visone, in passato consigliera comunale di Alife e candidata alle ultime elezioni regionali proprio all’interno della Lega. La Visone è vicinissima a Gianpiero Zinzi che l’ha voluta ricompensare per quell’atto di disponibilità compiuto nel 2020.

Se conosciamo il nome di Angelo Di Leone è perché il sottoscritto è di San Lorenzello, provincia di Benevento. Ricordiamo, infatti, che il parco per quattro province e due regioni: Caserta, Benevento, Campobasso e Isernia. Di Leone è di Massa di Faicchio, frazione che si trova a due chilometri di distanza dalla citata di San Lorenzello. Attualmente è consigliere di opposizione al comune di Faicchio ed è un imprenditore del settore marmi. E’ stato nominato in quota Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del quale è titolare Gilberto

Pichetto Fratin, di Forza Italia.

Evidente la sua designazione del deputato di Forza Italia, Francesco Maria Rubano, sindaco di Puglianello, comune della Valle Telesina, parimenti a quelli di Faicchio e San Lorenzello.

Per il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste del meloniano Lollobrigida, il designato, stavolta su dritta del senatore di FdI Pasquale Matera, nonché sindaco di Bucciano, comune della Valle Caudina che non fa parte del Matese, c’è il sindaco di Morcone, Luigino Ciarlo.

Nel comitato di Gestione anche Stefania Pavone, per la Regione Campania; Domenico Izzi, per la Regione Molise; e Riccardo Terriaca, per l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), forse l’unico davvero presente per competenze specifiche.

Insomma, per quanto riguarda Caserta e Benevento, dato che non sappiamo se Izzi appartenga o meno ad un partito, abbiamo due designazioni a Fratelli d’Italia, cioè Boggia e Ciarlo, una della Lega, ovvero Visone e Di Leone per Forza Italia.