Pasquale Zagaria. Il giudice: “Anche in carcere tutelata la sua salute”

22 Settembre 2020 - 10:25

CASAPESENNA – “Non si ravvisano, allo stato, le condizioni per la proroga della misura domiciliare, anche concentrandosi esclusivamente sul profilo medico sanitario che appare, in tutta evidenza, tranquillizzante, sia in punto prognostico sia in relazione alla tutela del diritto alla salute, assolutamente preservabile anche in detenzione carceraria”. Lo scrive il magistrato di Sorveglianza di Brescia, Alessandro Zaniboni, nel provvedimento con cui ha respinto “la proposta di proroga del differimento della esecuzione della pena concesso nelle forme della detenzione domiciliare” per Pasquale Zagaria, ergastolano e fratello del capoclan dei Casalesi Michele, scarcerato ad aprile e trasferito stamani nel carcere milanese di Opera. “Anche dalla recente relazione sanitaria” del 17 settembre, scrive il Tribunale di Sorveglianza di Brescia, “si desumono condizioni cliniche compatibili non solo con la carcerazione ma, soprattutto, con il rispetto del diritto alla salute del detenuto”. Appaiono “pleonastiche”, si legge ancora nel provvedimento, “considerazioni in punto di pericolosita’ sociale, semmai rilevanti in provvedimento con diverso esito finale. E’ di tutta evidenza – aggiunge il giudice – che non possa nemmeno accennarsi ad un potenziale conflitto con il senso di umanita’ nel caso della prosecuzione del trattamento medico” in carcere “con tutte le cautele che i responsabili sanitari riterranno di adottare di volta in volta”.