PD, la replica di Vito Marotta: “Dopo la sonora sconfitta alle Provinciali, mi sarei aspettato le dimissioni di Camilla Sgambato ed Emiddio Cimmino”

24 Dicembre 2021 - 16:06

Il sindaco di San Nicola la Strada, eletto in consiglio provinciale nello schieramento di Giorgio Magliocca, accusa i leader del Pd: “Mai un’assemblea per le elezioni o per favorire la dialettica. Ora, invece, la convocano per la Commissione di garanzia…”

 

 

CASERTA (rita sparago) “Sono basito. La presidente provinciale del Partito democratico, Camilla Sgambato, solo oggi si ricorda di convocare l’assemblea. Davvero assurdo, non lo ha fatto per le elezioni comunali, non l’ha fatto per le provinciali, non lo ha fatto per favorire una discussione e una dialettica rispetto alle problematiche che il partito vive, ad esempio sui circoli territoriali o sulle problematiche degli amministratori locali, ma lo fa ora per la Commissione di garanzia”.

Vito Marotta, sindaco di San Nicola la Strada ed, ancora, componente della segreteria provinciale del Pd, sa bene che per lui la strada all’interno del partito di Enrico Letta si è chiusa nel momento in cui ha deciso di candidarsi al consiglio provinciale nello schieramento di centro che ha supportato la rielezione di Giorgio Magliocca. Uno schieramento formato dai Moderati che fanno capo al consigliere regionale Giovanni Zannini, da Noi Campani e da Italia Viva. Ora il Pd ha convocato per il 29 dicembre l’assemblea provinciale che dovrà eleggere la Commissione di garanzia. Un atto presumibilmente propedeutico alla successiva espulsione di Marotta dal partito.

A Vito Marotta che ci sia un’espulsione dal partito sembra una cosa ovvia, come ovvio sarà il fatto che il Pd dovrà “liberarsi” anche di altre persone che si sono più o meno palesemente spostate verso un centro moderato che sa tanto di vecchia balena bianca.

Il sindaco di San Nicola la Strada prosegue: “Camilla Sgambato convoca oggi l’assemblea con un unico punto all’ordine del giorno, cioè l’elezione della Commissione di garanzia. Mi sarei aspettato, dopo la sonora sconfitta alle provinciali, un’attenta e scrupolosa analisi, un’assunzione di responsabilità che avrebbe dovuto inevitabilmente portare alle sue dimissioni e a quelle del segretario provinciale Emiddio Cimmino. Camilla Sgambato – sottolinea Marotta – facesse più attenzione alle motivazioni per le quali, a Santa Maria Capua Vetere, la lista del Partito democratico raccoglie risultati risibili”. Una stoccata alla presidente ed un cenno anche al segretario Cimmino che ha fatto cadere l’amministrazione a San Tammaro per potersi ricandidare. Purtroppo per lui, però, è arrivato terzo nella sfida tra tre candidati sindaci.

Marotta, dal canto suo, non si sbilancia sul proprio futuro politico, anche se questo sembra oramai chiaro: “Io continuerò ad operare per la nostra provincia, in un quadro politico che fa riferimento al presidente della Regione, Vincenzo De Luca“.