Per pietà, l’Asl taccia: scrive che non c’è rischio di contaminazione per i fumi Lea, ma usa una ragione totalmente inventata

27 Ottobre 2018 - 19:10

MARCIANISE (gianluigi guarino) – Sarebbe interessante confrontare lo stipendio della dirigente del distretto Asl di Marcianise Francesca Campanile Castaldo e della dirigente medica Antonella Foglia con quello dei vigili del fuoco che, rischiando grosso, come sempre, per proteggere i cittadini, sono venuti a capo del pesante incendio della Lea. Ci accorgeremmo, forse, che lo stipendio delle due dirigenti potrebbe essere parificato solo addizionando quello di dieci, dodici vigili del fuoco.
Mo’ che cos’è questa stilettata. Perché Casertace se la prende con queste due?

In nome e per conto dell’Asl di Caserta, hanno garantito che i Comuni limitrofi a quello di Marcianise, cioè Recale, Capodrise, San Marco Evangelista, Portico di Caserta, non incrociano alcun rischio di inquinamento, legato ai fumi pestilenziali e forse diossinici, liberatisi dalla monnezza fumante della Lea. Ciò, ad una relazione dei vigili del fuoco che con le loro apparecchiature utilizzate per testare qualitativamente la presenza di componenti aerodispersi.

Sempre nel comunicato che si è in attesa di ricevere i risultati effettuati dall’Arpac.

Dico io, ma non scrivete nulla! Silenziatevi come Asl, perché anche in questo caso, avete scritto, con rispetto parlando per le due dirigenti che hanno firmato la nota, delle autentica castronerie. I rilevi di cui si parla sono stati compiuti dal cosiddetto Nbcr che sta per Nucleo batteriologico chimico-radiologico dei vigili del fuoco. Questi rilievi sono stati effettuati nel giro di pochissimi minuti, forse tre o quattro al massimo, proprio vicino alla sede distrutta della Lea. Il loro obiettivo era quello di verificare il rischio dei vigili del fuoco che erano stati in azione per lo spegnimento. Si tratta di un protocollo stabilmente applicato in ogni circostanza del genere. In quel minuto preciso è stata registrata la direzione del vento, ma solo per capire se la posizione dei vigili del fuoco ancora in opera fosse corretta oppure rischiosa.

Cosa c’azzecca questo con il rilievo meteorologico da bollettino dei venti che induce le dottoresse citate ad affermare che i fumi e le particelle che con esso hanno viaggiato non abbiano investito i comuni di Recale, Capodrise, San Marco Evangelista, Macerata e Portico di Caserta. Primo punto: la direttrice Recale-Portico di Caserta si può anche ritenere che la direzione del vento possa essere considerata univocamente per entrambe le località che oltre ad essere attaccate senza soluzione di continuità, occupano la stessa direttrice. Ma Capodrise, Macerata e soprattutto San Marco Evangelista, si posizionano per un fatto banale di punti cardinali, su direttrici diverse, per cui non si può stabilire, nemmeno con l’anemometro più preciso e stabilmente in funzione, in grado di registrare per ore e ore e forse per giorni la direzione dei venti si riuscirebbe a congiungere quattro punti cardinali per la cui area si stabilisce che il vesto spiri e non spiri dalla direzione della Lea.

Punto secondo: quell’indagine dei vigili del fuoco viene realizzata per motivi totalmente diversi da quelli dichiarati dalle due dirigenti. Abbiamo spiegato che si tratta di una fotografia che blocca un dato momento per capire che nella mezzora successiva i vigili che sono a lavoro rischieranno di inalare veleni.

Ultimissimo, sommesso, consiglio alle due dirigenti riteniamo, insieme a un 8-10mila euro al mese lo portano a casa. Lo scriviamo proprio perché da persone di alto rango professionale ci si attende anche una certa attenzione quando bisogna scrivere 15 righe di una lettera o di un documento. Le doppie vocali o le doppie consonanti siglate indicano il numero plurale. Dovendo sintetizzare con una sigla si indica al lettore che la parola ridotta ad iniziale esprime un sostanzivo plurale. Ecco perché vigili si scrive VV puntato. E fino a qui ci siamo. Ma questo vale per tutte le parole. Quindi se si chiamano vigili del fuoco si scrive VV.F. Le dirigenti invece scrivono VV.FF. e si legge “vigili dei fuochi”.

Va beh, non andiamo oltre, altrimenti poi scriviamo cose sconvenienti e incontinenti. Fermiamoci qui e ribadiamo l’invito all’Asl di astenersi. Tanto nessuno se ne accorge se l’Azienda sanitaria di Caserta si sia pronunciata o meno su fatti relativi alla salute dei cittadini.

Vedremo, ora, quegli altri scienziati dell’Arpac cosa ci propineranno nei prossimi giorni.

 

P.S.: questo si chiama gioco dello scaricabarile che serve a nascondere l’incapacità tecnica (ribadiamo per la terza volta, con il massimo rispetto per le persone dell’Asl), di operare in casi come questi. Scrivere che non c’è rischio perché l’hanno detto i vigili del fuoco, può essere comodo. Peccato che non sia vero.

 

QUI SOTTO LA NOTA DEL DISTRETTO ASL DI MARCIANISE