Picchiato a sangue dal capoclan per un’antenna. La vendetta del nuovo boss contro un operaio “tradito” dal suo titolare
14 Gennaio 2023 - 15:29
L’episodio di grande violenza emerge dall’ordinanza di arresto nei confronti dei tre figli di Raffaele Ligato
PIGNATARO MAGGIORE – Una spedizione punitiva in piena regola nei confronti di un elettricista.
Anche di questo sono accusati Pietro Ligato, figlio del capoclan di Pignataro Maggiore defunto, Raffaele Ligato, e Fabio Papa, il quarantanovenne che avrebbe accompagnato il rampollo criminale nel compiere questo raid.
È uno degli eventi che il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli ha inserito nell’ordinanza istruita dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea che ha portato all’arresto di Ligato e Papa, oltre che di Raffaele Antonio Ligato e Felicia Ligato.
Pietro Ligato si sarebbe vendicato di un operaio elettricista 56enne, originario di Pastorano.
La sua colpa era stata quella di posizionare un perno per l’antenna vicino al muro dell’abitazione del nuovo capo della cosca.
L’operaio, il 19 luglio scorso, fu convocato dal suo datore di lavoro a presentarsi in un bar di Pastorano, ma in quel momento, oltre al suo titolare, trovò Ligato e Papa.
“Pierino”, avvicinatosi all’uomo, gli spruzzò negli occhi spray urticante, iniziandolo a colpire con un tirapugni, mentre Papa lo prendeva a calci.
Un’aggressione denunciata dalla moglie della vittima ai carabinieri.