POLITICA & APPALTI D’ORO. Luigi Della Gatta, figliolo di Nino, partecipa alla mega gara da 6 milioni di euro nel comune di Giovanni Zannini. Ritorna il problema di un conflitto di interessi, a nostro avviso, evidente

7 Marzo 2022 - 12:00

Si tratta dei lavori di riqualificazione e adeguamento della rete fognaria. Un’informazione che ci consente di tornare su un argomento molto serio e delicato, che avevamo affrontato nel gennaio 2020, relativamente alle cariche ricoperte da Della Gatta junior in Acer e in Ance, e poi, purtroppo, abbandonato in quanto travolti dalla necessità di raccontare le migliaia di notizie riguardanti il covid

 

MONDRAGONE – (g.g.) Al Comune di Mondragone, non sappiamo se direttamente o utilizzando magari lo schermo, la foglia di fico di altre centrali appaltanti, tipo Sua o Asmel (ma non fa differenza per ciò che noi vogliamo esprimere in questo articolo), sono in corso le procedure per l’aggiudicazione di una gara lucrosissima: 5 milioni 745 mila 639 euro e 9 centesimi per l’adeguamento e l’efficientamento della locale rete fognaria.

A quanto ci risulta, alla gara partecipa anche una società riconducibile all’ingegnere Luigi Della Gatta, figlio del ben noto Nino Della Gatta, da San Cipriano, già presidente provinciale dell’Unione Industriali, organizzazione di cui anche Luigi Della Gatta fa parte sin dai tempi in cui fu nominato presidente dei Giovani Industriali e sin dai tempi in cui ricoprendo questa carica, litigò, fino ad arrivare quasi alle mani, con l’altro imprenditore casertano Barbagallo.

Se abbiamo deciso di occuparci di questa specifica segnalazione, giuntaci in redazione insieme a tante altre relative alla cose molto osè, in corso al comune di Mondragone, è perchè già in passato, ovviamente rimanendo inascoltati in quanto coperti dalla cappa della disinformazione e del controllo che certi potentati svolgono sugli organi di informazione casertani, abbiamo trattato il tema del rapporto tra le cariche di presidente di Ance

Campania che sta per associazione nazionale costruttori edili e di componente del Cda di Acer, per capirci, l’ex Iacp, dove De Luca ha infilato diversi fedelissimi salernitani, con la sua professione di imprenditore nel settore dei lavori pubblici (CLIKKA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO DEL 22 GENNAIO 2020).

Come si può vedere dal link, quel nostro articolo fu pubblicato pochi giorni prima dell’esplosione del covid. Per cui, venne vanificata dalla cogente necessità cronistica, dettata dal covid, la nostra intenzione di svolgere una delle nostre solite battaglie a tutela della legalità, contro i grandi cartelli monopolistici ed oligopolistici, contro i conflitti di interesse, frutto dei patti scellerati tra politica e imprenditori che così si auto-definiscono, nonostante producano il 100% del loro fatturato grazie a commesse pubbliche.

In sintesi, il problema che ponevamo era il seguente: il giovane Della Gatta svolgeva al tempo, non sappiamo se così è ancora oggi, la funzione di amministratore di Cogest, cioè di un grande consorzio stabile di imprese attive nel sistema dei lavori pubblici in tutta Italia. L’impegno di imprenditore privato conviveva, ripetiamo, non sappiamo se conviva ancora oggi, con quella, attivata direttamente da una nomina diretta di De Luca, di consigliere di amministrazione di Acer, già Iacp, ente che svolge anche funzioni di centrale appaltante, per progetti, riqualificazioni, iniziative di tipo infrastrutturale e strutturale, a cui, in teoria, avrebbe potuto partecipare anche Cogest o una qualsiasi impresa appartenente a questo consorzio.

Quel dato di fatto che potrebbe essere attuale ancora oggi, poneva un interrogativo puramente retorico: la coesistenza di queste due cariche, tra le altre cose quella del Cda di Acer veramente importantissima dopo la riforma dell’Iacp che ha abolito i vecchi organismi amministrativi proviciali per costituirne solo uno, centralizzato a livello regionale, stava dentro ad una narrazione di un paese appartenente all’Unione Europea o a quello della Libia intra e post Gheddafi?

Non sappiamo poi come sia andata a finire. Dalla segnalazione che ci arriva, pare che il giovane Della Gatta svolga ancora il ruolo di consigliere di amministrazione di Acer, ex Iacp. Sull’altro ruolo, invece, relativo all’Ance regionale, che comunque gli consente di avere una interlocuzione istituzionale con la Regione Campania, vi diremo poi una volta che ci saremo accertati dell’attuale status.

Si tratta, comunque, di punti delicati anche in relazione alla super gara di Mondragone, visto e considerato che, com’è ampiamente noto e come potrebbero testimoniare, in ogni sede, carovane di persone, il vero sindaco regnante della cittadina rivierasca, è Giovanni Zannini, il quale è consigliere regionale con il record delle preferenze ed è anche presidente della Commissione Ambiente.

Per carità, fino a prova contraria, questo non implica assolutamente nulla sul terreno della tenuta formale di un quadro di legalità associato a questa gara. Ma è chiaro che le funzioni pubbliche svolte da Luigi Della Gatta, in strettissima connessione con la Regione Campania a cui deve la nomina nel Cda di Acer, suscitano più di qualche perplessità sul piano dell’opportunità.

E fin qui arriviamo oggi. Naturalmente, quando leggeremo i documenti di questa gara, i soggetti economici che vi hanno partecipato o che vi stanno partecipando, non avremo alcun problema a spingere anche oltre la nostra analisi e, perchè no, la nostra valutazione.