Pestò un padre di famiglia 42enne e ne causò la morte. Dura condanna a 9 anni per l’assassino

24 Gennaio 2023 - 18:25

Dura in quanto l’accusa era quella di omicidio preterintenzionale

 SAN FELICE A CANCELLO – E’ arrivata la sentenza del Tribunale di Benevento, gup Vincenzo Landolfi, a conclusione del rito abbreviato, a carico di Carmine Mauro, 37enne di San Felice a Cancello, accusato e, a questo punto anche condannato in primo grado per omicidio preterintenzionale, con riconoscimento di aggravanti che hanno portato la pena fino a 9 anni.

Un verdetto duro visto che il pubblico ministero Marilia Capitanio aveva invocato, ad epilogo della sua requisitoria, una condanna a 6 anni ed 8 mesi.

I fatti da cui questa sentenza è stata originata, risalgono al novembre del 2021 quando Carmine Mauro avrebbe aggredito e colpito più volte con un tubo di plastica Giovanni Maione al tempo autotrasportatore 42enne di Messercola, frazione del Comune di Cervino, provocandone la morte, a causa delle lesioni causate da un pugno e da una testata, dopo qualche giorno di agonia trascorso nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale civile di Caserta.

Maione lasciò la moglie e due figli. Una famiglia che si è, naturalmente, costituita parte civile e alla quale, come pena accessoria a carico dell’imputato, è stato riconosciuto un primo risarcimento immediato attraverso una provvisionale fissata a 100mila euro per

ciascuna delle tre tre principali parti civili, presumibilmente la moglie e i due figli. E ancora, 20mila euro per ognuna delle due parti lese per un totale di 340mila euro.

Inoltre il giudice ha sentenziato un ulteriore risarcimento dei danni da liquidare in separata sede, cioè a conclusione di un procedimento davanti al giudice civile. La competenza del Tribunale di Benevento è spiegata dal luogo in cui i fatti si svolsero; Forchia, ultimo Comune della provincia sannita proprio al confine con quelli di Arienzo, Santa Maria A Vico e San Felice a Cancello.

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