Presunte mazzette alla Provincia. Chiesta l’archiviazione per Gerardo Palmieri e Marcello Baldo, che hanno collaborato con la Procura. Arresti, non arresti, interrogatori preventivi. ECCO COSA POTREBBE SUCCEDERE A Magliocca e agli altri indagati

1 Ottobre 2025 - 18:26

Chiesta l’archiviazione anche per la sammaritana Clara Di Patria e per Paolo Madonna

CASERTA/PIGNATARO – È tutt’altro che improbabile che la decisione assunta dai PM della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Giacomo Urbano e Gerardina Cozzolino — trasferitasi da metà settembre a Napoli, dove ricopre il prestigioso ruolo di sostituto del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello — sia stata determinata dalla disponibilità mostrata dai due capi degli Uffici Tecnici: quello della Provincia, retto da Gerardo Palmieri, e quello del Comune di Pignataro, guidato da Marcello Baldo. Entrambi avrebbero fornito utili indicazioni per il prosieguo dell’indagine, tuttora in corso, sugli appalti dell’amministrazione provinciale orchestrati dall’allora presidente Giorgio Magliocca.

La convinzione che Palmieri e Baldo non siano più accusabili dei reati inizialmente ipotizzati dalla Procura è maturata, ripetiamo, con ogni probabilità, grazie alle spiegazioni fornite dai due per giustificare alcuni comportamenti tenuti durante le procedure della gara d’appalto contestata: quella di cui abbiamo scritto centinaia di volte e che è stata “conquistata” — si fa per dire — dall’imprenditore marcianisano Rosato.

Può anche darsi che, in qualità di persone informate sui fatti, Palmieri e Baldo abbiano potuto fornire chiarimenti su altre gare d’appalto non incluse nei provvedimenti adottati nel novembre scorso, quando Magliocca e tutti gli altri indagati furono oggetto di pesanti perquisizioni domiciliari, estese anche ai loro uffici professionali.

D’altronde, noi di Casertace, per quanto riguarda l’indagine che ha poi portato alle dimissioni di Magliocca, abbiamo già pubblicato uno o due articoli (CLICCA QUI PER LEGGERE), titolati senza mezzi termini: “Palmieri e Baldo cantano”.

I PM Cozzolino e Urbano hanno poi chiesto l’archiviazione anche per altri due indagati, dipendenti della Provincia: Clara Di Patria, moglie dell’ex presidente del consiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere, Danilo Feola, e Paolo Madonna, anch’essi titolari di funzioni dirigenziali.

Per tutti gli altri indagati, le indagini proseguono. Vedremo se, a breve, esse verranno chiuse con la notifica dei decreti ai sensi dell’articolo 415-bis del codice di procedura penale.

E se questo passaggio sarà — o meno — accompagnato dall’esecuzione di misure cautelari o dalla richiesta delle stesse.

D’altronde, non sappiamo se una richiesta in tal senso sia stata già formulata. Sappiamo invece che il GIP Daniela Vecchiarelli, nel caso in cui abbia ricevuto un’istanza di applicazione di misure cautelari da parte della Procura, potrà accoglierla integralmente o parzialmente, rigettarla oppure, in applicazione della nuova legge 114/2024 (la cosiddetta “riforma Nordio”), disporre interrogatori di garanzia che possano fornire al giudice ulteriori elementi per decidere successivamente se applicare o meno — totalmente o in parte — le eventuali misure richieste dalla Procura.