VIVA ANDREOTTI: “A pensar male…spesso ci si indovina”. Diminuito d’incanto il prezzo dei rifiuti pagato attualmente alla Inchem

14 Dicembre 2018 - 16:06

CASAGIOVE – E’ da pochi giorni online il capitolato d’appalto per la gara che vedrà l’aggiudicazione del servizio di conferimento della frazione urbana Cer 200108 e Cer 200201, codici che individuano rispettivamente i rifiuti biodegradabili di cucine e mense e quelli derivanti dagli sfalci e le potature.

Chi ha seguito il nostro giornale sa che da diverso tempo abbiamo sollevato la questione prezzi che il comune di Casagiove paga per questo tipo di rifiuti, ritenuti, a nostro avviso, troppo alti e superiore alla media della nostra provincia e non solo. Attualmente l’ente versa alla Inchem, società a cui è stato affidato il conferimento, 185€ a tonnellata per i rifiuti biodegradabili e 115€/t per la raccolta di sfalci e le potature. Due corrispettivi che, facendo un rapido giro attraverso il web, si sono dimostrate fuori media rispetto ai comuni limitrofi.

Nel nuovo capitolato d’appalto, pubblicato per individuare un operatore economico presso cui conferire le frazioni organiche, a firma del dirigente Fortunato Cesaroni, i costi per il comune sono sensibilmente diminuiti, ma restano ancora fuori mercato. Per i rifiuti biodegradabili di cucine e mense il prezzo è di € 170,00 a tonnellata, mentre per il Cer 200201 è di 90,00 euro a tonnellata.

Se per la seconda tipologia il costo si è riallineato alla media degli altri comuni, i dubbi restano sul prezzo del servizio per i rifiuti 200108, per il quale il comune suppone di conferire 1.600 tonnellate l’anno, con un costo di 272 mila euro. Tutto l’affidamento del servizio, contando anche i rifiuti Cer 200201 andrà a costare, al comune di Casagiove, 366.885,75

euro. Salvo imprevisti.

Partendo dal presupposto che questo giornale ha piena fiducia nella buona fede di amministratori e dirigenti, fa riflettere che il prezzo venga abbassato a 170€ dopo che, per mesi, la società affidataria del servizio di conferimento, la Inchem, ha ricevuto 185 per ogni tonnellata. Fa riflettere, dicevamo, perché se è stato abbassato il costo nel capitolato d’appalto, allora, si poteva diminuire il costo del servizio di smaltimento dei rifiuti organici già mesi fa, invece di accettare il prezzo della ditta salernitana con determine sotto la soglia mitica di 40 mila euro mese dopo mese. Non si spiega perché, da giugno a dicembre (non sappiamo se l’affidamento mensile continuerà), il comune abbia pagato una cifra ampiamente fuori mercato. Il nuovo costo per i rifiuti Cer 200108 resta comunque alto rispetto alla media, ma ballano questi quindici euro, più i venticinque euro di differenza per i rifiuti Cer 200201.

Sono quaranta euro a tonnellata risparmiati dai casagiovesi con il nuovo appalto, ma perché solo adesso? Perché accettare, con proroghe senza gara, i prezzi della Inchem aumentati in maniera unilaterale dalla ditta?

 

IL CAPITOLATO D’APPALTO