Promozione. Cellole fa sudare la capolista: al «Chiovato» 3-2 per il Real Bacoli Sibilia.

12 Aprile 2025 - 20:43

Rossoblù di mister Mazziotti mai domi: sotto di due gol, Riccardi e compagni riaprono la gara. Rimonta sfiorata e grande prestazione contro la neopromossa di mister Illiano.

CELLOLE / BACOLI (Pietro De Biasio) – Il Cellole di mister Marco Mazziotti chiude con orgoglio e carattere una stagione da protagonista. Al «Tony Chiovato» di Bacoli, contro la capolista e già promossa Real Bacoli Sibilia, arriva una sconfitta di misura (3-2) che non scalfisce quanto di buono costruito lungo il cammino. I rossoblù lottano fino all’ultimo secondo, rimontano due gol alla squadra di Gennaro Illiano e dimostrano ancora una volta di essere una delle realtà più solide e rispettate del Girone A di Promozione. Il match parte nel segno dell’equilibrio, ma al 27’ sono i padroni di casa a sbloccare il risultato con Lorenzo

Di Gennaro.

Passano appena tre minuti e l’arbitro assegna un rigore al Bacoli: dal dischetto Ugo Invernini è freddo, 2-0. Il Cellole non si scompone, continua a pressare alto e trova il gol che riapre la gara al 39’: su calcio d’angolo, un pasticcio difensivo dei locali porta all’autogol che vale il 2-1. Nella ripresa i ragazzi di Mazziotti partono fortissimo: dopo appena quattro minuti è Marcello Fava a completare la rimonta, bravo a finalizzare l’assist preciso di Mario Quintigliano. Il 2-2 premia la voglia e il coraggio di una squadra mai doma. Il ritmo resta alto, le occasioni non mancano da entrambe le parti, ma a pochi minuti dal termine è il Bacoli a trovare il guizzo vincente con Massimo De Luise per il 3-2 finale.

Da segnalare, proprio oggi, il debutto da titolare del giovanissimo portiere Davide Di Ruocco,classe 2007, che ha difeso i pali rossoblù in una sfida di alto livello: esordio importante, coraggioso, e che rappresenta un bel segnale per il futuro. Il Cellole chiude così al quinto posto con 55 punti, a sole quattro lunghezze dalla Virtus Liburia, quarta in classifica. È mancato davvero poco per accedere ai playoff, forse solo una vittoria in più al posto di un pareggio. Ma il bilancio complessivo è di quelli che fanno ben sperare: salvezza raggiunta con largo anticipo e una posizione di prestigio tra le prime cinque del girone. C’è rammarico per l’obiettivo sfiorato, ma nessuna delusione.

Per il quarto anno consecutivo il Cellole resta nella parte alta della classifica, confermando solidità, identità e un progetto tecnico ben guidato. I meriti vanno condivisi: al tecnico Mazziotti e al suo staff, ma anche alla società, con il vice presidente Freda, il direttore sportivo Manuel D’Onofrio e tutti i dirigenti che lavorano con passione e sacrificio dietro le quinte. Ora è tempo di una meritata pausa, ma la mente è già rivolta al futuro. Perché il Cellole ha dimostrato di esserci, e continuerà a far parlare di sé.