“Querelator Pignetti” perde su tutta la linea. E ora Salvatore Davidde l’ha denunciata per calunnia

22 Giugno 2018 - 13:05

CASERTA – (g.g.) La signora “Querelator” incappa nella prima e sicuramente non ultima controquerela per calunnia. Siccome lei non è abituata al confronto delle idee, quando c’è qualcuno che osa contestarla, fare un pò di satira su di lei che occupa il pregiatissimo e remuneratissimo posto di presidente dell’Asi della provincia di Caserta, batte i piedini a terra e oramai come una sorta di prestampato, si reca dai carabinieri o dalla polizia a presentar denuncia. 

Questo l’ha fatto anche con noi. Nell’azione civile ci siamo distratti e ora rincorriamo il ristabilimento della verità in Corte di Appello, dove ci siamo costituiti con un bellissimo atto. Sul penale, invece, CasertaCe invita i suoi lettori a compiere un piccolo sacrificio ed a recarsi il prossimo 7 dicembre al tribunale di Benevento, dove, dopo che la Pignetti ha detto la sua a fine maggio, sarà il sottoscritto, cioè l’imputato, a parlare della storia dell’Asi di Caserta degli ultimi anni, gemmandola ovviamente da un capo di imputazione completamente iniquo e fuorviante.

Detto questo, Salvatore Davidde, ex componente del consiglio direttivo dell’Asi, giubilato subito dopo le elezioni comunali di Mondragone, da un atto, firmato ad horas dal sindaco appena eletto Virgilio Pacifico, ha subito a sua volta il tentativo della Pignetti di coinvolgerlo in un processo. L’ha querelato per diffamazione, ma il pubblico ministero della procura presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere Damiano,

ha chiesto l’archiviazione.

Neanche di fronte a motivazioni tanto chiare, la Pignetti si è inchinata davanti all’organismo dell’accusa. Ha proposto ricorso, ma la camera di consiglio non si è mai tenuta perché il suo avvocato l’avrà convinta a desistere rispetto a un destino già segnato.

A questo punto, Salvatore Davidde che nella denuncia racconta di nuovo tutta la vicenda della sua epurazione, ha tutta la possibilità di presentare una querela per calunnia ai danni della Pignetti. Anzi, lo ha già fatto, scegliendo come avvocato, Renato Labriola, che l’ha seguito anche in tutta la fase del suo ricorso amministrativo al Tar, che si discuterà nel prossimo mese di ottobre.

 

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