REGGIA DI CARDITELLO. 60 MILIONI DI EURO nelle mani di Gimmi Cangiano, Luigi Roma e di Mariano Nuzzo. Fuori gli atti amministrativi delle gare perché non si trovano

3 Maggio 2025 - 11:24

Appello di CasertaCe al ministero della Cultura. Nel sito della Fondazione hanno inserito riferimenti all’amministrazione trasparente e ai Bandi di gara, ma non c’è nulla sulle gare di questi mesi e questi anni. Niente neanche sulla pioggia di denari arrivati a Carditello

SAN TAMMARO – Una pioggia di appalti che vorremmo avere il piacere, da cittadini e quale organi di informazione, che avremmo il piacere di controllare, così come facciamo per tutti gli enti.

Se qualcuno pensa che noi potremmo usare un trattamento diverso alla potestà di Fratelli d’Italia, rispetto a quella che è stata del PD al comune di Caserta, di De Luca tramite Giovanni Zannini e Giorgio Magliocca alla l’Amministrazione provinciale, oppure sempre De Luca, attraverso sempre Zannini, negli enti di sottogoverno della provincia di Caserta,

si sbaglia davvero di grosso.

E d’altronde, qui non si tratta solo di FdI, ma di una particolare versione del partito di Giorgia Meloni, ovvero quella di Gimmi Cangiano, di Luigi Roma, che l’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nominò alla Fondazione Carditello un po’ di tempo fa, di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e uomo di potere, che gestisce il potere alla vecchia maniera, girando con imprenditori e congiunti di imprenditori quando va a visitare un luogo per un evento.

Ecco perché bisogna leggere bene e capire come la Fondazione Real Sito di Carditello stia spendendo i 57 milioni di euro, frutto di una doppia linea di credito del Ministero della Cultura. La prima, emessa ai tempi del dicastero Sangiuliano, con l’obiettivo del recupero edilizio e paesaggistico della storica residenza borbonica; la seconda, più recente, da 30 milioni, relativa all’adeguamento sismico e al miglioramento energetico dell’intero complesso monumentale.

Rivolgiamo una domanda al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, reduce dalla tragicomica visita in una proprietà privata, organizzata dalla presidente dell’ASI Caserta, la neo-meloniana Raffaela Pignetti (CLICCA E LEGGI), formuliamo la stessa domanda al facente funzioni Mariano Nuzzo, uomo di Chiesa, dal monsignor Pietro Farina in poi, ma non Sovrintendente ai beni culturali di Caserta, visto che la formale carica è nelle mani di Luigi La Rocca, direttore generale del Ministero; e ancora, formuliamo la stessa domanda al presidente della Fondazione Carditello, Maurizio Maddaloni, già presidente della Camera di Commercia di Napoli, reduce da una sfortunata condanna della corte dei Conti nel 2023, per incarichi assegnati alla sua segretaria particolare, Giulia Arena, insomma, uno con attitudine per stare qui in provincia di Caserta, e a ognuno dei componenti del board, ovvero il già citato Luigi Roma, Paolo Mascilli Migliorini, Angelo Monaco, Giovanni Russo: dove cavolo si possono leggere gli atti amministrativi relativi ad gare d’appalto e affidamenti che ci risultano già attivati?

E al facente funzioni Nuzzo soprattutto chiediamo se lui, rispetto a queste procedure, abbia assunto incarico di rup che, come sappiamo, per legge sono remuneratissimi.

E per ora ci fermiamo qui. Ma sappiate bene che se dal Ministero, dal facente dunzioni della Soprintendenza, se dalla Fondazione e dal suo presidente Maddaloni non dovesse arrivare alcuna risposta, avendo più tempo a disposizione, dopo il parziale esaurimento della missione che ci ha visto all’opera sul comune di Caserta, inizieremo a fare il CasertaCe sulle questioni di Carditello e quindi sulla Soprintendenza.

A proposito, facente funzioni Mariano Nuzzo, ma è vero che lei aveva pensato di riformulare i vincoli relativi ad una parte del Macrico? E’ vero che qualcuno ha scritto una lettera indignata al Ministero della Cultura e per conoscenza anche ad altre autorità su questa vicenda?

qui sotto, lo screen della piattaforma gare: