REGGIA DI CASERTA. Mauro Felicori anticipa il ministero, che lo avrebbe rimosso e annuncia l’addio per il 31 ottobre

6 Agosto 2018 - 16:37

CASERTA – (g.g.)In ragione della legge sulla quiescenza obbligatoria per limiti di eta’ dei dipendenti pubblici, il mio contratto con lo Stato come direttore della Reggia di Caserta cessera’ con il prossimo ottobre, in anticipo di un anno rispetto alla scadenza indicata. Peccato“. Lo scrive su Facebook il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, annunciando di essere costretto a lasciare il suo incarico il prossimo 31 ottobre.

Questa la verità ufficiale. In verità dopo la “terrificante” relazione degli ispettori del ministero dei beni culturali sul crollo della Sale delle Dame, questo era un atto dovuto, d’altronde ampiamente chiesto da questo giornale che da anni combatte contro un modello di gestione (si fa per dire) fondato su un racconto virtuale di una magnificenza, di una recupero, di un vero rinascimento del monumento che in realtà, al di la del doping fatto dal governo con gli ingressi gratuiti, non ha mai vissuto un periodo peggiore e non è stata mai ridotta nelle condizioni in cui è ridotta, materialmente e moralmente.

Su Felicori erano già pronte all’inizio di settembre alcune interrogazioni parlamentari a risposta urgente scritte da parlamentari di 5 Stelle. Sarebbe stato rimosso dal ministero. Ha voluto anticipare il suo addio. Lo rimpiangeranno i marchettari, i nani, le ballerine, i questuanti, i filibustieri, interni ed esterni, i fornitori e le fornitrici d’opera. Noi, no. E questa medaglia dell’addio in anticipo di Felicori ce l’appuntiamo volentieri.