“Revocare l’affidamento alla coop in odore di camorra”

31 Agosto 2022 - 09:55

ORTA DI ATELLA – I consiglieri comunali di opposizione capitanati da Gianfranco Arena (Alternativa Orta, Noi Orta Viva, Agire e Moderati per Orta) hanno presentato una mozione consiliare per chiedere la revoca dell’affidamento del servizio civile ad una cooperativa in odore di camorra, finita al centro di una indagine sulle inflitrazioni del clan dei casalesi.

“Abbiamo preparato una mozione consiliare di revoca della delibera di giunta del 17 marzo scorso, che conferma la gestione del servizio civile alla cooperativa in odore di camorra a seguito di una indagine che ha investito la creatrice di tale cooperativa, per presunte infiltrazioni del clan dei Casalesi. Quale migliore occasione per affermare che la camorra è una montagna di merda e che l’Amministrazione comunale di Orta di Atella, è dalla parte dello Stato? Un atto amministrativo concreto ed attuale, dove siamo convinti di ottenere il voto favorevole dell’attuale maggioranza consiliare e per ribadire alla comunità ortese che ne ombre e ne pregiudizi dovranno scalfire l’immagine delle istituzioni locali, quali degni rappresentati del popolo di Orta di Atella”.

L’inchiesta della Squadra Mobile di Caserta “restituisce uno spaccato agghiacciante, con un ruolo di primo piano ricoperto dalla camorra casalese e dal suo potere infiltrante nella pubblica amministrazione. Secondo i primi esiti investigativi, contando sulla collusione di dirigenti e amministratori, la camorra sarebbe riuscita a mettere le mani sulle risorse destinate alle persone fragili, a quei cittadini bisognosi di assistenza che per anni si sono visti negare il sostegno di servizi, finiti per esistere solo sulla carta e con l’unico obiettivo dell’illecito profitto. Da anni, con la nostra rete di cooperative e associazioni impegnate nella costruzione di un vero welfare sociale, denunciamo lo scempio di appalti e affidamenti destinati sempre agli stessi soggetti, criminali e truffaldini che hanno scelto di giocare con il dolore e la vita delle famiglie e che nulla c’entrano con il Terzo settore. Sì, perché il Terzo settore, quello vero, è fatto di realtà che lavorano eticamente e che considerano gli utenti dei servizi non numeri, ma persone. Siamo pronti a batterci in ogni modo per la difesa dei diritti delle persone che hanno pagato e pagano il prezzo più alto di un sistema perverso e siamo pronti ad ogni azione pur di tutelare il lavoro delle cooperative, quelle vere, che non possono essere danneggiate da pregiudizi, generalizzazioni e malaffare, anche valutando, se necessario, una costituzione di parte civile in un eventuale processo che possa scaturire dalla conferma delle accuse”. 

L’atto di revoca sarebbe “un segnale di uno spessore politico alto ed autentico contro ogni forma anche sospetta di “colletti bianchi” indagati per presunte collusioni con le organizzazioni criminali, soprattutto perché quest’ultimi “rischiano” un probabile rinvio a giudizio. E se per caso la Prefettura di Caserta dovesse emettere una interdittiva antimafia? Per queste ragioni e con queste premesse, protocolleremo una richiesta di convocazione di un consiglio comunale, per chiedere di revocare la delibera di giunta comunale, per preservare l’onore, la dignità e l’immagine dell’intera macchina politica/amministrativa. Convinti che il civico consesso saprà interpretare e vigilare in nome della legalità e della democrazia e che per ragioni di opportunità deciderà di dare indirizzo di revoca all’attuale giunta comunale, questa è la nostra speranza. Se la Cooperativa verrà prosciolta dalle pesanti accuse nei confronti della sua ex Presidente, riceverà, in futuro da parte nostra tutti gli inviti del caso. Una decisione politica, che tutelerebbe anche i giovani selezionati per meriti e coincidenze strane. Concludiamo con un caro saluto ad Andrea Mormile, per sempre nei cuori di ogni cittadina e cittadino onesto di Orta di Atella, ad imperitura memoria con l’auspicio che il tuo esempio possa sempre ardere nelle coscienze di ognuno di noi”.