Ridotto in fin di vita dai parcheggiatori abusivi. In aula ascoltato il padre della vittima
25 Giugno 2019 - 18:11
MARCIANISE – Nell’udienza di questa mattina per il processo a carico di Giuseppe Rinaldi, 45enne, parcheggiatore abusivo di Caserta, detto “Peppe a tigre”, e di suo figlio Gianfranco, accusati entrambi di tentato omicidio nei confronti del 17enne B.F.J, di Marcianise, è stato ascoltato il padre del giovane, che ha ricostruito l’inseguimento, a seguito di un litigio e che culminò con lo speronamento del figlio mentre era a bordo del suo scooter, costringendo il 17enne ad un lungo ricovero in ospedale.
Secondo la ricostruzione Gianfranco Rinaldi, aggredì un giovane di Caivano provocandogli una copiosa perdita di sangue dal naso. Ne scaturì una lite che coinvolse altri giovani, tra cui il 17enne di Marcianise, che colpì Rinaldi con una bottiglia prima di fuggire via a bordo del suo Beverly 250. Gianfranco, chiamò il padre ed entrambi inseguirono il giovane fino a speronarlo in via Retella a Capodrise. Prossima udienza a luglio.