Rischia di dover pagare quasi 120 MILA EURO per abbattere la casa abusiva del papà morto: donna contro il comune casertano

19 Ottobre 2025 - 12:00

CASAL DI PRINCIPE – Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania ha accolto il ricorso di una donna, annullando una cartella esattoriale da 118.592,05 euro che le era stata notificata per le spese di demolizione di un edificio abusivo costruito da suo padre a Casal di Principe.

La vicenda ha origine anni fa, quando il padre della ricorrente realizzò un manufatto, una casa senza le necessarie autorizzazioni. L’immobile fu sequestrato e, dopo una lunga trafila giudiziaria, infine demolito nel dicembre 2021 su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Il Comune di Casal di Principe, dopo aver sostenuto le spese per l’abbattimento, ha poi emesso un’ordinanza ingiuntiva per rifarsi sui presunti responsabili, inclusa la figlia dell’autore materiale dell’abuso, considerata erede.

La donna, però, ha fatto ricorso al TAR sostenendo di non aver mai accettato l’eredità del padre defunto e di essere quindi estranea a qualsiasi obbligo di pagamento. Per fugare ogni dubbio, dopo la notifica della cartella, ha anche formalizzato la rinuncia all’eredità con un atto notarile.

I giudici amministrativi le hanno dato ragione. Il TAR ha stabilito che, non essendo erede, la donna “non ha alcun titolo di responsabilità nella vicenda” e che la cartella di pagamento era quindi priva di fondamento. La sentenza annulla definitivamente il debito a suo carico.

Il Comune di Casal di Principe è stato inoltre condannato a rimborsare alla donna le spese legali, quantificate in 2.000 euro.