S.MARIA C.V. E che ci fa Cristoforo Colombo: il sindaco Mirra scopre la gara dei rifiuti con l’indifferenziato “fai da te”

28 Gennaio 2019 - 12:02

SANTA MARIA CAPUA VETERE – (g.g.) Nei limiti del nostro tempo che non ci consente, spesso di approfondire più di tanto atti, documenti e procedure riguardanti vicende complesse, stiamo consultando, guardando, ogni tanto, il ponderoso fascicolo degli atti di gara relativi all’appalto per svariati e svariati milioni di euro che verranno dati a chi si aggiudicherà la raccolta dei rifiuti solidi urbani nella città di Santa Maria Capua Vetere.

Diciamo raccolta e non anche smaltimento, non per caso. Perchè se c’è la raccolta, e non poteva essere altrimenti, lo smaltimento sarà a metà, introducendo una innovazione storica nel suo genere, almeno per quanto riguarda la storia delle gare d’appalto sui rifiuti in provincia di Caserta.

Tra gli atti di gara che stiamo esaminando, ci sono il Capitolato speciale e il disciplinare di gara. In tali atti, nell’elenco dei servizi da appaltare, non compare in alcun modo la voce relativa allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati da parte del’impresa aggiudicataria.

Il che rappresenta un novità veramente rivoluzionaria.

Cosa significa questo? significa che la parte indifferenziata, dunque, quella largamente più impegnativa, più pesante della raccolta non sarà portata nei luoghi deputati, a partire dallo Stir che ricordiamo è amministrato dalla Gisec, dunque dall’amministrazione provinciale cioè un ente pubblico derivato. Nè, di conseguenza, necessariamente, la parte inerte trattata nello Stir, liberata dalla impurità, della raccolta di Santa Maria Capua Vetere, concluderà il suo viaggio nel Termovalorizzatore di Acerra.

L’impresa che si aggiudicherà la gara, dovrà, dunque, avere la disponibilità di una sua…come la vogliamo chiamare…, ma sì, la chiamiamo col suo vero nome, di una discarica privata dove rovesciare la parte indifferenziata dei rifiuti. Ciò significa che questo capitolato, questa gara di Santa Maria Capua Vetere, crea una sorta di collo di bottiglia che rende possibile solo ad alcuni soggetti, una netta minoranza, rispetto alla platea delle imprese del settore, la partecipazione a questo processo di aggiudicazione del servizio dei rifiuti solidi urbani nella città del foro.

Questa è la seconda pillola che regaliamo ai nostri lettori sulla gara delle gare. Ma non sarà certo l’ultima.