S. MARIA C.V. Irruzione in un’abitazione adibita a spaccio. Agenti della narcotici ammanettano coppia di coniugi

16 Aprile 2020 - 17:58

I due avevano un sistema avanzato di videosorveglianza che riprendeva l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La Polizia di Stato, in particolare la Squadra Mobile di Caserta e
il Commissariato di S. Maria C.V., nella giornata odierna, ha denunciato in stato di libertà i coniugi
M.B. ed E.A., trentaduenni sammaritani, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’attività di polizia è maturata nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Caserta al fine di
contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, perpetrato nonostante il particolare
momento legato all’emergenza sanitaria inerente alla diffusione del coronavirus.
In particolare, gli uomini della Sezione narcotici della Squadra Mobile e della Squadra di p.g. del
Commissariato sammaritano, avendo appreso che i coniugi M.B. ed E.A. avevano messo in piedi, presso
la propria abitazione, una fiorente attività di spaccio di stupefacenti, hanno predisposto un servizio di
osservazione che, dopo poco, è sfociato nell’irruzione all’interno dell’abitazione. La perquisizione che ne è
conseguita ha permesso di rinvenire circa 07 gr. di sostanza che, dopo le verifiche di rito, è risultata
essere “Cocaina”. Lo stupefacente è stato rinvenuto mentre la madre cercava di occultarlo addosso alla
figlia di 9 anni; tale artifizio non è sfuggito all’attenzione dei poliziotti che l’hanno immediatamente bloccata.
Venivano inoltre sequestrati, in quanto ritrovati all’interno dell’appartamento, 5 telefoni cellulari, che
saranno oggetto di approfondimenti investigativi, e la somma di euro 2.450,00 suddivisa in banconote di
vario taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio. E’ stato sequestrato altresì un avanzato sistema di
video – sorveglianza a circuito chiuso che riprendeva l’esterno dell’abitazione e che, quindi, veniva
verosimilmente utilizzato per rilevare, in tempo reale, l’eventuale approssimarsi delle forze dell’ordine allo
stabile.
Terminati gli atti di rito entrambi i coniugi venivano deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di
S. Maria C.V.