S. MARIA C.V. Istruzioni per l’uso: Rosida Baia per fare il vicesindaco dovrà dare un ceffone a Feola. La situazione di un rimpasto che sta diventando tormentone

2 Giugno 2018 - 19:13

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una bella lite organizzata naturalmente per finta. Magari con una Rosida Baia che molla un solenne ceffone al presidente del consiglio comunale Feola davanti ad un pubblico poco scelto in piazza Mazzini. Fuor di cazzeggio è difficile pensare che la Baia possa diventare vicesindaco di Santa Maria Capua Vetere come anela ardentemente, con la sua attuale collocazione politica.

Lei è assessore ai servizi sociali ed è rappresentata in consiglio dal citato Feola, che però da parte sua ha incassato anche la poltrona di presidente, e anche dal piuttosto impalpabile Fumante.

Il tutto organizzato a suo tempo da Pina Picierno per la quale la Baia ha anche lavorato a Bruxelles. Due consiglieri ben difficilmente possono esprimere contemporaneamente il vicesindaco e il presidente del consiglio comunale. E allora, alla Baia non resta che sperare in una riedizione del metodo Bobbio entrando nell’area direttamente legata al sindaco Mirra che, a suo tempo, nominò, come suo secondo, il magistrato in pensione.

Ma la Baia, al di là della stessa iniziale del cognome, presenta poche affinità rispetto al giudice. Nessuno, infatti, proprio perché si trattava di Bobbio, osò contestare a Mirra questa scelta. Con la Baia, invece, succederebbe senz’altro. Protesterebbe il gruppo dei 5 che è pronto a rinunciare al secondo assessore solo in caso di concessione della carica del numero due dell’amministrazione; protesterebbe Bosco, che ormai da una vita chiede che l’unica consigliera rimastagli, cioè Gabriella Santillo, entri in giunta da vicesindaco. Cosa che, a quanto si dice, Mirra non vorrebbe fare perché non è granché convinto che l’ingresso in consiglio comunale del coordinatore cittadino di Campagna Libera Cecere, fratello della “comandante”, a quanto pare non tanto più nelle grazie del primo cittadino,  dei servizi sociali del Comune, sia una cosa buona, ammesso e non concesso che permanga il problema dell’incompatibilità della moglie del medico Parvi, prima dei non eletti di quella lista, davanti proprio al citato Cecere.

Questo è. Chiaro che se i nuovi assessori dovessero essere 3, si porrebbe il problema della terza poltrona da liberare, oltre a quelle già scontate di Bobbio e di Virgilio Monaco. Al momento non s’intravede il prescelto o la prescelta, anticipando subito che Simonelli verrà confermato visto che ad Antonio Mirra, il quale punta la candidatura alla Regione, fanno gola le 600 preferenze conquistate dal figlio di uno degli esponenti di punta della destra sammaritana.