S.MARIA C.V. La chiusura della strada davanti al Melorio emblema dell’inettitudine dell’amministrazione. Quanti articoli abbiamo scritto sui vincoli non reiterati?

6 Giugno 2019 - 12:33

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Abbiamo scritto articoli sulla vicenda dei vincoli decaduti e non reiterati da parte del Comune di Santa Maria Capua Vetere mettendo in rilievo come parte dei suddetti, per i quali è stato avviato il procedimento di ridefinizione della destinazione urbanistica, non rientravano neanche tra i vincoli espropriativi che sono gli unici soggetti a decadenza quinquennale.

Tra queste aree, per le quali i proprietari hanno avviato le procedure per la rideterminazione della destinazione urbanistica, abbiamo scritto anche del terreno appartenente a Palma Romano, terreno sul quale insisteva un vincolo espropriativo per l’ampliamento dell’ospedale e per strade pubbliche ai sensi del PRG (CLICCA QUI).

Oggi l’allarme lanciato da Casertace sulla questione dei vincoli decaduti e non reiterati verrà finalmente compreso dai sammaritani.

La proprietaria, Palma Romano, è una di quelle persone che grazie alla decadenza dei vincoli, si è riappropriata oggi del suo fondo. Mentre decadeva a il vincolo sulla sua proprietà, presentò  anche una Scia per chiudere la strada con paletti di ferro e recinzione metallica. Siccome la Scia venne respinta, fece ricorso al Tar. Dal momento che il Comune non ha dichiarato l’area di pubblica utilità, il Tar ha dato ragione alla Romano che, come dominus, oggi ha potuto esercitare la potestà sulla sua proprietà.

La recinzione dell’area antistante l’entrata al parcheggio dell’ospedale, con conseguente difficoltà di accesso alla struttura ospedaliera, pone alla luce i danni provocati da quelle che abbiamo definito, in più articoli e con ampia profuzione di documentazione probatoria, inadeguatezza e cecità dell’amministrazione comunale.

Il Comune non solo non ha reiterato i vincoli apposti all’area ma neanche ha provveduto ad avviare le procedure per dichiarare quella strada di uso pubblico, visto che è da anni utilizzata senza alcuna recinzione e senza limitazione di accesso da tutti coloro che avevano la necessità di accedere all’ospedale Melorio (o uscire dal parcheggio), ambulanze del 118 in primis ma anche mezzi delle ditte fornitrici che certamente non potranno passare – come oggi predisposto per le automobili – per il Pronto Soccorso per scaricare i medicinali, le bombole di ossigeno e quant’altro.

Quando CasertaCe scriveva di queste problematiche non lo faceva certo per divertimento ma perché prevedeva le ricadute negative sulla comunità sammaritana.