S.MARIA C.V. La Ramicraf, legata a doppio filo al presidente del consiglio Feola, è uno dei soggetti che esige la riclassificazione urbanistica delle proprie aree

13 Giugno 2018 - 20:53

SANTA MARIA CAPUA VETERE(g.g.) Baldassarre sta a Gravante come la Ramicraf sta al presidente del consiglio comunale Feola.

Proporzione aritmetica azzardata? Difficile dirlo, ma secondo noi e nelle valutazioni ci mettiamo anche la storia, soprattutto quella recente della politica sammaritana, non lo è.

Dunque Ramicraf è una delle 5 persone, in questo caso si tratta di una persona giuridica, di una società di costruzioni con sede a San Prisco con l’architetto Raffaele D’Angelo amministratore unico, che hanno, legittimamente e con pieno diritto, aperto la procedura per la riclassificazione dei loro terreni, dopo che un’amministrazione comunale distratta, ha fatto scadere i vincoli senza un intervento immediato di ripristino.

Ma la società Ramicraf è legata a doppio filo al presidente del consiglio comunale Danilo Feola, che l’assiste anche professionalmente. Già negli anni scorsi, di Ramicraf si è parlato a Santa Maria. Al tempo era molto vicina al compianto architetto Di Patria, di cui poi Feola ha sposato la figlia.

La speranza è che il lavoro dei remuneratissimi tecnici esterni che dovranno ridefinire la destinazione d’uso dell’area della Ramicraf, avvenga in maniera rigorosa, legandosi stringentemente al dettato normativo, soprattutto in termini di standards su cui l’amministrazione Mirra-Leone non può proprio scherzare, pena una situazione di inaudita alterazione degli equilibri urbanistici in grado di determinare montagne di polemiche, di contestazioni e di esposti variamente connotati.