S.MARIA C.V. La Soprintendenza si risveglia e dichiara guerra ai “paninari” mobili in zona Bingo ed aree attigue
14 Novembre 2018 - 19:51
SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – La Soprintendenza ha scoperto di esistere e di avere una funzione di tutela della storia e della grande eredità culturale e monumentale che ha Santa Maria Capua Vetere. Se ne è accorta, purtroppo, dopo aver permesso scempi e orrori un po’ ovunque in questa provincia, e le nuove costruzioni intorno all’Anfiteatro insieme alla oramai famosissima canna fumaria di Amico Bio, ne sono una prova costante.
La Soprintendenza, quindi, ha deciso di mostrare i muscoli scatenando una guerra ai gazebo nei diversi comuni della provincia. Dopo Caserta e le piazze della Città del Foro, è il turno delle attività dei paninari insediate lungo la Nazionale Appia.
Strutture che insistono su quella strada da anni e che sono perfettamente in regola secondo il comune di Santa Maria Capua Vetere cui pagano, regolarmente, anche l’occupazione del suolo pubblico. Evidentemente, l’Ufficio tecnico deve aver avocato a sé in tutti questi anni competenze che la Soprintedenza aveva, fino a pochi giorni fa, colpevolmente dismesso e/o dimenticato e che improvvisamente ha deciso di far valere. Ovviamente, le ordinanze di abbattimento saranno impugnate dai paninari che credevano di essere completamente in regola in forza delle citate autorizzazioni comunali.
Noi di Casertace.net speriamo che la Soprintendenza , nella sua versione archeologica, mostri lo stesso zelo anche quando vi sono ritrovamenti importanti come quelli noti del cantiere Nardiello e tanti altri ancora.