S.MARIA C.V. Primo maxi raduno degli anti-Mirra: Carlo Raucci, Emilia Borgia, ma non solo. ECCO CHI ERA PRESENTE
21 Dicembre 2020 - 19:13
S.MARIA C.V. (G.G.) – La sensazione, venuta fuori dalla prima riunione “plenaria” delle persone e dei movimenti che, in parte alternativi a prescindere, in parte delusi, intendono costruire una coalizione frontista, un blocco forte per sfidare il sindaco uscente alle elezioni comunali della primavera prossima, è che il Pd sia molto perplesso.
L’altra sera Umberto Pappadia e anche il segretario cittadino di cui onestamente non ricordiamo il nome, sono andati, incassando anche un bel po’ di rimbrotti dagli extra Pd che li hanno rimproverati di aver svolto un’opposizione a dir poco flebile e per certi versi inesistente.
E ancora, di essersi distinti per la disponibilità da sempre mostrata nei confronti del sindaco Mirra del consigliere Pd Di Nardo, uno dei fortunatissimi componenti dell’ormai famosa I Commissione, quella, per intenderci, che liquida 1000 euro e più a chi ne fa parte.
Il Pd è invitato a continuare sulla linea alternativa a quella di Mirra.
Ma Giuseppe Stellato temporeggia e, riteniamo, voglia prima di tutto fare un passaggio perentorio, chiedendo formalmente al sindaco di costituire una coalizione di centrosinistra che, essendo tale, non può certo contenere al proprio interno, come invece contiene oggi, il coordinatore provinciale della Lega Salvatore Mastroianni e Stefania Viscardo, esponente di Forza Italia vicinissima al consigliere regionale Massimo Grimaldi, che la utilizza anche nel suo staff.
Insomma, la situazione è fluida oper quanto riguarda il Pd, mentre gli altri gruppi sembrano abbastanza determinati, a partire dall’ingegnere Carlo Raucci, che non si è lasciato abbattere dall’esito delle elezioni regionali, andate al di sotto delle sue aspettative, e vuole rilanciare il proprio ruolo in vista delle elezioni comunali.
Il simbolo suo dovrebbe essere quello di Noi Campani. Non dovrebbe opporsi a ciò Lorenzo Stellato, medico e soprattutto papà di Steve Stellato, primo dei non eletti della lista “inventata” da Clemente Mastella, in arresa dell’esito del ricorso presentato al Tar allo scopo di ottenere il riconteggio delle schede in diverse sezioni elettorali, ritenendo che ciò gli permetterà di sopravanzare Maria Luigia Iodice.
La riunione ha segnato il gran ritorno del simpaticissimo Giovanni Di Costanzo, che ai tempi di Enzo Iodice fu consigliere comunale, ci pare anche assessore, sicuramente segretario cittadino degli allora DS.
Di Costanzo ha portato con sé la bandiera di Italia Viva, mentre Marino sarà il rappresentante del movimento Azione, formato dall’ex ministro Carlo Calenda, ciò a dimostrazione di una adesione al progetto di quelle ancor vaste aree di partecipazione alla politica cittadina che si rifanno alle posizioni dell’ex sindaco Biagio Di Muro.
Un’altra presenza significativa è stata quella di Emilia Borgia, avvocato, che fa parte probabilmente del novero delle persone deluse dall’esperienza politico-amministrativa di Antonio Mirra.
Non sappiamo se c’entrino anche cose riguardanti l’ordine professionale a cui entrambi appartengono, fatto sta che la Borgia si dimostra come una delle professioniste più attive nel cercare di mettere insieme un’ampia coalizione che abbia l’obiettivo di battere il sindaco uscente.
Poi ci sono i socialisti, che si rifanno alle posizioni di Gianfranco Corvino e che, l’altra sera, erano rappresentati anche dall’ex consigliere regionale Carmine Iodice, di ritorno dalla breve digressione in appoggio alla candidatura alla Regione della consigliera comunale di Fratelli D’Italia Gabriella Santillo.
Mirra sa di questa riunione e un po’ di timore ce l’ha, se è vero come è vero che avrebbe già telefonato a Maria Luisa Chirico, ex vicesindaco e docente alla Facoltà di Lettere dell’Università Luigi Vanvitelli.
Dalla Chirico il primo cittadino avrebbe incassato una risposta tanto ortodossa quanto perentoria. Tu costruisci il centrosinistra, gli dai questa identità, e noi che siamo socialisti non potremo che stare insieme a te.
Insomma, una cosa abbastanza simile a ciò che Giuseppe Stellato si prepara a porre come condizione.
Tra i presenti anche l’ex consigliere comunale Peppe Russo, il cui nome, insieme a quelli di Corvino e dello stesso Raucci, è tra i più gettonati come ipotesi di candidatura a sindaco, anche se, su questa cosa, ci troviamo in un tempo troppo distante da quello in cui si definiranno le partite per formulare solide previsioni.
Altra cosa che andremo ad esaminare è il lavorìo piuttosto intenso che il primo cittadino sta facendo in previsione di qualche significativa assunzione, soprattutto nel settore dei servizi sociali, che andranno a rivisitare il loro Ufficio di Piano.
Sul discorso delle assunzioni pesa, almeno secondo noi, il gravissimo atteggiamento, che presta il fianco a una considerazione sospetta, che Mirra e la sua amministrazione hanno avuto nei confronti di quelle registrazioni che se non sanciscono nulla, perché questo non appartiene certo alla nostra potestà, calano un velo di sospetto gravissimo sul modo in cui è stato gestito il concorso per l’assunzione di 8 nuovi vigili urbani.
Se l’amministrazione fa finta di non capire, come si potrà condannare quale pettegolezzo e illazione l’argomento di due strutture che si reggono vicendevolmente?
Da un lato la commissione esaminatrice, dall’altro l’amministrazione comunale e la maggioranza da cui i nomi dei vincitori potrebbero essere usciti.
Sarebbe un’illazione qualora Mirra avesse aperto un’inchiesta amministrativa, qualora il consiglio comunale avesse costituito, anche in riscontro all’interrogazione presentata da Paolo Busico, una commissione d’inchiesta.
Chi non ha nulla da temere non ha il problema di dover divagare, depistare, minimizzare. Ma su questo torneremo a parlare nei prossimi giorni.