Ad Script

S. MARIA C.V. Project financing del cimitero. 15 milioni al privato, 1 al comune. Pubblicata la determina per il bando

13 Gennaio 2020 - 18:07

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Passo dopo passo, giorno dopo giorno, va avanti l’iter del progetto riguardante il cimitero, le lampade votive, concernente buona parte della questione illuminazione, ma non solo. I nostri lettori stanno facendo amicizia con il termine “project financing“, che, traducendolo nella lingua di Dante, sarebbe quel sistema di finanziamento per la realizzazione di infrastrutture pubbliche, che attinge prevalentemente a risorse progettuali e a capitali privati, recuperabili grazie al flusso di denaro generato dall’infrastruttura stessa, una volta che questa sia entrata in gestione. A Santa Maria Capua Vetere, se si parla di project financing ormai si fa riferimento a quello che sta facendo nascere discussioni dal momento della sua presentazione. Parliamo della proposta per l’adeguamento, ammodernamento e messa a norma, l’installazione di quadri elettrici, impianti di terra, trasformatori ed altri impianti innovativi per la gestione dell’impianto elettrico della illuminazione generale e votive per singoli loculi oltre che impianti di videosorveglianza, toponomastica stradale e di altoparlanti all’interno del cimitero comunale.

Su questo progetto presentato dalla società di Gricignano D’Aversa GI.AT, attuale titolare dei servizi cimiteriali, noi di CasertaCe ma anche diversi consiglieri di minoranza, una per tutti Gabriella Santillo, abbiamo preso una posizione chiara, nata dalla lettura dalle carte e dei documenti che abbiamo spulciato giorno dopo giorno. In pratica, la nostra posizione è la seguente: il guadagno

per l’impresa che vincerà questa gara, probabilmente la GI.AT (sarebbe strano che dopo aver spinto il progetto, non riesca a presentare l’offerta migliore), è esponenziale. Il gettito annuale per il comune proveniente dalle lampade votive è di circa 600.000,00 euro che finiranno, il giorno dell’aggiudicazione dell’appalto, invece, nelle tasche della ditta vincente, riteniamo quella di Gricignano di Aversa, la quale ne ammortizzerà il costo con gli interventi richiesti nel bando per un valore complessivo di euro 625.213,60. Parlando di una spesa che, va ricordato, sarà diluita nel tempo, mentre i guadagni arriveranno anno dopo anno, come stabilito dal contratto. E parliamo di 25 anni, un periodo enorme per un qualsiasi contratto pubblico. Sicuramente, rispetto alla cifra annua sopracitata, fa storcere il naso che, secondo la delibera di giunta del 6 novembre 2018 (PUOI LEGGERLA QUI), il comune di Santa Maria Capua Vetere andrebbe a ricevere solo 42.500,00 annui. Parliamo di 15 milioni per i privati, rispetto al milione e 62mila e500 euro che andrebbe a intascare il comune. Inoltre, il funzionamento della video sorveglianza e l’istallazione dei cestini all’interno del cimitero sono già partiti e finiti da un po’, in barba alla regola che prevede che nulla del progetto di finanza venga toccato prima dell’aggiudicazione.

Questi i dubbi e le crepe che stiamo sollevando da un po’ (QUI I DETTAGLI), ma tornando alla mera cronaca, è del 30 dicembre la determina, e la successiva pubblicazione nell’albo pretorio, dell’induzione della gara di cui vi abbiamo parlato fin qui, il tutto attraverso la piattaforma del mercato elettronico per le pubbliche amministrazioni Asmecomm. Questo atto è uno degli ultimi passaggi del lungo procedimento amministrativo, partito nel 2017, con la proposta della GI.AT. Sarà difficile infatti, ammesso e non concesso che di vera gara si tratterà, che altri concorrenti non offrano un canone più alto, rispetto a quello proposto nel progetto. Nei prossimi giorni proveremo a dare dettagli e i primi nomi delle società che hanno presentato la domanda e cercheremo di capire se la nostra premonizione sulla società di Gricignano è stato corretto.